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Milano, una delle città italiano più conosciute, ricca di attrazioni, monumenti e musei, come il Duomo, la Galleria Vittorio Emanuele II e il Teatro la Scala. Fra i tanti musei, uno dei più importanti è senza ombra di dubbio la Pinacoteca di Brera, una rinomata galleria d'arte antica e moderna. Collocata all'interno dell'omonimo palazzo, uno dei complessi più grandi della città, potrete ammirare tutto lo splendore dell'arte italiana. Quindi, se siete a Milano, vi consigliamo caldamente una visita in questo museo. Di seguito, potrete trovare tutte le informazioni utili su come organizzare la visita e cosa vedere alla Pinacoteca di Brera.

Cosa vedere e come visitare la Pinacoteca di Brera

La Pinacoteca di Brera si sviluppa su un unico piano e la collezione è divisa in 38 sale espositive divise in base temporale:

  • Galleria degli affreschi un grande corridoio che collega la sala 1 e la sala 1A
  • Pittura gotica e tardo gotica dalla sala 2 alla 4 contenente pitture del tardo Duecento alla metà del Quattrocento
  • Pittura veneta del Quattro e Cinquecento dalla sala 5 alla 7 contenente il rinomato Cristo Risorto di Andrea Mantegna oltre ai tre salotti napoleonici
  • Pittura lombarda del Quattro e Cinquecento dalla sala 10 alla 13
  • Rinascimento ferrarese, emiliano e marchigiano dalla sala 20 alla 23
  • Galleria Piero della Francesca, Bramante, Raffaello considerato il cuore della pinacoteca è situata nella sala 24
  • Pittura dell'Italia centrale - Cinque e Seicento sala 27 e 28
  • Galleria Caravaggio e il Seicento lombardo sala 29 e 30 contenente la celeberrima opera di Caravaggio, la Canestra di frutta
  • Galleria scuole straniere dalla sala 31 alla 33
  • Il Settecento dalla sala 34 alla 36
  • L'Ottocento sala 37 e 38

Degna è di nota il Cortile d'onore del palazzo di Brera, costruito nella prima metà del 1600 dall'architetto Francesco Maria Richini, il quale ospita le sculture di grandi scultori italiani come Innocenzo Fraccaroli con il monumento a Pietro Verri, Benedetto Cacciatori con il monumento a Luigi Cagnola, Antonio Canova con il monumento raffigurante Napoleone in veste di Marte. Inoltre, il complesso contiene al suo interno altri edifici come: la Biblioteca Nazionale Braidense, l'osservatorio di Brera, l'Orto Botanico, l'Istituto Lombardo di Scienze e Lettere e l'Accademia di Belle Arti.

Ma ora, scopriamo insieme quali sono le 10 opere da vedere alla Pinacoteca di Brera.

1 - Il Bacio

hayez il bacio Questo è uno dei quadri simbolo della Pinacoteca di Brera, nonché uno dei baci su tela più famosi.
I due giovani rappresentano l'amore verso la Patria e la giovane Nazione che nasceva in seguito alla seconda guerra di indipendenza. Fu subito molto apprezzato.
Hayez realizzò anche altre versioni di questo dipinto, oggi conservate in diverse collezioni europee.

  • Autore Francesco Hayez
  • Data 1859
  • Sala Sala XXXVIII

2 - Cristo Morto nel Sepolcro e Tre Dolenti

cristo morto nel sepolcro e tre dolenti Si tratta del dipinto originale, ritrovato nello studio di Mantegna dopo la sua morte. Fu venduto dal figlio Ludovico al Cardinale Sigismondo Gonzaga e presente alla Pinacoteca dal 1824. L'opera mostra il momento in cui, dopo la crocifissione, il Cristo è stato preparato e scomparso di profumi per la sepoltura.

  • Autore Andrea Mantegna
  • Data 1483
  • Sala Sala VI

3 - Cena in Emmaus

cena in emmaus caravaggio Foto di Miguel Hermoso Cuesta. Questo quadro fu dipinto dal Caravaggio nell'ultimo suo periodo a Roma, poco prima del momento in cui fu costretto a scappare per l'accusa di omicidio. Prima però, riuscì a vendere l'opera al marchese Patrizi. La luce è molto scura, sembra quasi drammatica, mentre la scena è molto intima.

  • Autore Caravaggio
  • Data 1605/1606
  • Sala Sala XXVIII

4 - Sposalizio della Vergine

sposalizio della vergine raffaello sanzio Secondo Sanzio, il pittore doveva "fare le cose non come le fa la natura ma come ella le dovrebbe fare" e questo dipinto è proprio l'espressione su tela del suo pensiero. Infatti, tutti gli elementi, le misure, i rapporti, la prospettiva, il punto di fuga, sono stati studiati nel minimo dettaglio e sono legati da relazioni matematiche di proporzione.

  • Autore Raffaello Sanzio
  • Data 1504
  • Sala Sala XXIV

5 - Pala Montefeltro

pala montefeltro piero della francesca La Pala, originariamente, si trovava nella Chiesa di San Bernardino a Urbino e giunse alla Pinacoteca di Brera in seguito alle soppressioni napoleoniche. La scena rappresentata è quella della Sacra Conversazione; al centro c'è la Vergine in trono, con in braccio Gesù Bambino, circondata dai Santi. Alle sue spalla c'è l'Arcangelo Gabriele, mentre inginocchiato davanti troviamo Federico da Montefeltro.

  • Autore Piero della Francesca
  • Data 1465/1470
  • Sala Sala XXIV

6 - Il Ritrovamento del Corpo di San Marco

Questo dipinto fa parte di un ciclo pittorico commissionato da Tommaso Rangone a Tintoretto sulla vita di San Marco e sui miracoli che lo riguardano. Il momento raffigurato è quello in cui il Santo si mostra davanti ai veneziani, i quali stavano estraendo i cadaveri dalle tombe per cercare il suo corpo.

  • Autore Tintoretto
  • Data 1562/1566
  • Sala Sala IX

7 - Pietà

pieta giovanni bellini pinacoteca brera Su questo quadro del Bellini si possono vedere le influenze che ebbe su di lui il Mantegna. La scena è ambientata in una luce naturale e le figure sono in primissimo piano, quasi a invadere lo spazio dello spettatore. Il dipinto trasmette una grande sensazione di tristezza e dolore.

  • Autore Giovanni Bellini
  • Data circa 1400
  • Sala Sala VI

8 - Pala di Arcevia

Questa Pala, dal nome esteso Madonna in trono con il Bambino e i Santi Giacomo Maggiore, Simone, Francesco d'Assisi e Bonaventura, proviene dalla Cappella Filippini della Chiesa conventuale di San Francesco ad Acervia, Ancona e fu portata alla Pinacoteca in seguito alle requisizioni napoleoniche.

  • Autore Luca Signorelli
  • Data 1508

9 - Predica di San Marco in una piazza di Alessandria d'Egitto

predica di san marco in una piazza di alessandria d egitto Quest'opera, un olio su tela della grandezza di 347 x 770 centimetri, originariamente si trovava nel salone della Scuola Grande di San Marco a Venezia. Fu inizia da Gentile Bellini nel 1504 ma non riuscì a terminarla a causa della sua morte nel 1507. Il quadro fu quindi completato dal fratello Giovanni, come voluto da Gentile nel suo testamento.

  • Autore Gentile Bellini e Giovanni Bellini
  • Data 1504/1507
  • Sala Sala VIII

10 - Trittico-Reliquiario

Il nome completo è Trittico- reliquiario con Crocifissione, Annunciazione e Trenta Santi. Reliquiario perché nelle cavità circolari poste in alto un tempo erano sicuramente conservate delle reliquie, oggi purtroppo andate perse.

  • Autore Bartolomeo da Reggio e Jacopino da Reggio
  • Data 1360/1365
  • Sala Sala III

Orari e prezzi

  • Orari da martedì alla domenica 8:30 - 19:15, ogni terzo giovedì del mese 8:30 - 22:15; chiuso il lunedì, il 1 gennaio e il 25 dicembre.
  • Miglior orario per evitare code consigliamo di acquistare il biglietto online o di arrivare almeno mezz'ora prima dell'orario di apertura. Inoltre, le prime ore sono quelle in cui il museo è meno affollato.
  • Costo biglietto intero €12,00
  • Riduzioni €2,00 ragazzi tra 18 e 25 anni dell'UE; €1,00 tutti i sabati e le domeniche per gli over 65
  • Gratuità ogni prima domenica del mese; under 18 anni, disabili accompagnatore, docenti e studenti di Architettura, Conservazione dei Beni Culturali, Scienze della Formazione, Lettere e Filosofia con indirizzo storico-artistico o archeologico, Accademia di Belle Arti, Docenti di storia dell'arte di istituzioni liceali, guide e interpreti con licenza professionale, giornalisti iscritti all'albo
  • Audioguide €5,00 percorso per adulti; €2,50 percorso per bambini
  • Visite guidate €80,00 scuole; €100,00 gruppi in lingua italiana; €120,00 gruppi in lingua straniera

Consigli utili per visitare l'attrazione

  1. Alzati presto l'ideale sarebbe raggiungere l'ingresso mezz'ora prima dell'apertura.
  2. Acquista la city card se siete in possesso della MilanoCard avrete uno sconto del 5% sul biglietto della Pinacoteca di Brera oltre ad avere la possibilità di viaggiare gratis su tutti i trasporti pubblici di Milano (metro, tram, bus, suburbane) e tariffe ridotte per diverse attrazioni
  3. Biglietto prioritario prenotate la vostra visita direttamente dal sito ufficiale della Pinacoteca, in modo da evitare le code
  4. Occhio alle restrizioni all'interno della Pinacoteca è vietato: scattare foto con il flash, usare il selfie stick, effettuare riprese video con videocamere, tenere i cellulari con la suoneria (impostarli in modalità silenzioso), consumare cibo e bevande, fumare, introdurre animali
  5. Tempo minimo vi consigliamo di dedicare alla visita della Pinacoteca almeno due ore

Dove si trova e come arrivare

  • A piedi il museo si trova a 12 minuti dal centro, a soli 650 metri dal Castello Sforzesco - Ottieni indicazioni
  • In bus per arrivare potete prendere la linea 61 che ferma in via Pontaccio/via Monte di Pietà e la linea 57, scendendo a Foro Bonaparte.
  • In metro vicino alla Pinacoteca si trovano la fermata Lanza, dove passa la Linea 2; la fermata Montenapoleone, linea 3; la fermata Cairoli, linea 1.
  • In treno le stazioni di riferimento sono la stazione Centrale, servita dalla linea M2 e M3; la stazione Garibaldi servita dalla linea M2; la stazione Cadorna Fn servita dalla linea M2

Cenni storici e curiosità: cosa sapere in breve

pinacoteca di brera interni Foto di Jean-Christophe BENOIST. La Pinacoteca di Brera venne aperta al pubblico nel 1809. L'Accademia fu fondata nella seconda metà del Settecento grazie all'iniziativa dell'Imperatrice Maria Teresa d'Austria, mentre il Museo nasce per volontà di Napoleone Bonaparte. Quest'ultimo voleva creare una collezione di opere per la formazione degli studenti e raccolte tutta una serie di capolavori di pittura italiana da chiede e conventi soppressi quando Milano era la capitale del Regno Italico. Questo fa si che la Pinacoteca di Brera, a differenza di altri grandi musei italiani, non ha origine da collezioni private o di famiglie nobili, ma nacque grazie ad un'iniziativa politica di Stato. Poi, le diverse collezioni si sono arricchite anno dopo anno grazie a scambi, acquisti e donazioni.