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capodimonte 2 Foto di Mentnafunangann. Nella splendida Reggia di Capodimonte, fatta costruire nel 1738 da Carlo di Borbone per farne la residenza di famiglia, trova oggi spazio il Museo Nazionale e Reale Bosco di Capodimonte, una delle principali attrazioni di Napoli. La reggia è stata dimora prima Borbone, dei Bonaparte, dei Murat e dei Savoia, e furono proprio quest'ultimi a decidere di adibire la struttura a museo nel 1957. Oggi l'impianto espositivo si estende su differenti livelli e oltre alle collezioni permanenti propone mostre temporanee sempre di altissimo livello e di forte richiamo.

Cosa vedere e come visitare il Museo Nazionale di Capodimonte

Il percorso si sviluppa in senso cronologico per un viaggio che accompagna il visitatore nelle epoche dei fasti partenopei attraverso una collezione ricca e ben articolata. Le varie aree di interesse si dividono su più livelli, offrendo al visitatore un arco storico temporale molto vasto:

  • Seminterrato qui si trovano due sale didattiche, la sala Sol LeWitt (generalmente utilizzata per eventi eccezionali come conferenze) e la sala Causa (dedicata alle mostre temporanee).
  • Piano terra qui si trovano i servizi per i visitatori, come biglietteria, bookshop, caffetteria e guardaroba, infine un piccolo auditorium.
  • Piano ammezzato si incontrano subito il Gabinetto dei Disegni con oltre 25.000 stampe, le sezioni ottocentesche e i manifesti Mele.
  • Primo piano ospita la collezione Farnese, caposaldo del museo, l'armeria, le porcellane, i saloni dell'appartamento storico e alcune raccolte private.
  • Secondo piano trovano spazio i secoli compresi dal duecento al settecento, arazzi e collezioni grafiche.
  • Terzo piano è ricavato nel sottotetto ed ospita l'ottocento, la galleria grafica e tutta l'arte contemporanea.

Oltre alla bellezza assoluta dell'edificio e delle opere contenute, a Capodimonte è possibile passeggiare nei 124 ettari del parco, all'ombra di castagni, lecci e querce incontrando, strada facendo, edifici storici come la fabbrica delle porcellane, il Casino della Regina e l'Eremo dei Cappuccini. Il Parco è aperto tutti i giorni con ingresso gratuito.

A seguire alcuni degli ambienti più importanti che si consiglia di visitare.

1 - Collezione Farnese

museo nazionale di capodimonte di napoli Foto di Mentnafunangann. Trasferita a Napoli da Carlo di Borbone, la collezione costituisce il nucleo principale del Museo di Capodimonte, di cui occupa l'ala orientale del primo piano del palazzo edificato nel 1738. Qui si trovano opere di autori quali Tiziano, Bertoja, Correggio e Bruegel il Vecchio e altri ancora.

2 - Le Arti di Napoli

Sei secoli di arti che raccontano Napoli e il Sud Italia attraverso un percorso sviluppato cronologicamente fino al periodo borbonico e che propone opere di valore immenso. Dopo anni di acquisizioni, anche da collezioni private, oggi si possono ammirare opere di Dirk Hendricksz, Luca Giordano, Pedro de Rubiales, Andrea Sabatini da Salerno, Tiziano, Caravaggio, Simone Martini, Pinturicchio, Cesare da Sesto, Polidoro da Caravaggio, Vasari.

3 - Collezione D'Avalos

Nel 1862 Alfonso d'Avalos, lascia la sua raccolta personale alla Pinacoteca Nazionale di Napoli per poi essere trasferita al Museo Borbonico. La collezione si compone di ricami, miniature, stampe, armi e dipinti di grandi maestri del Seicento, quali Ribera, Pacecco De Rosa, Andrea Vaccaro, Luca Giordano, Giuseppe Recco, Giuseppe Ruoppolo, Abraham Brueghel.

4 - Arte Contemporanea

Dal 1978, Capodimonte inizia ad offrire i suoi spazi per mostre di artisti contemporanei di fama internazionale, come la personale di Andy Warhol nel 1985 e con il tempo gli artisti in esposizione iniziarono a lasciare al museo alcune loro opere in segno di stima e ringraziamento. Queste donazioni costituiscono oggi il fulcro della sezione e le acquisizioni fatte parallelamente hanno portato ad essere il museo un punto di riferimento anche per le arti contemporanee. In questa parte del museo si possono ammirare opere di Giulio Paolini, Carlo Alfano, Daniel Buren, Joseph Kosuth, Michelangelo Pistoletto, Jannis Kounellis, Mario Merz, Louise Bourgeois e Candida Höfer.

5 - Manifesti Mele

La collezione è stata donata al Museo di Capodimonte dagli eredi della famiglia Mele, fondatrice de "I Grandi Magazzini Italiani", inaugurati nel 1889 in via San Carlo a Napoli e attivi, a livello internazionale, nei settori della moda e del lusso, fino alla chiusura del 1932. L'esposizione raccoglie 32 manifesti di grandi dimensioni commissionati dalla famiglia a grandi artisti e rappresentano oggi, oltre che un valore artistico, uno spaccato di vita italiana vista attraverso la pubblicità.

6 - Armeria

Questa parte di Capodimonte è dedicata alle armi con una vastissima collezione di diverse varietà ed epoche. Sono esposte armi da fuoco, da difesa, armi bianche, spade, pugnali, armi in asta, armature da guerra e da torneo. Il pezzo più importante è sicuramente l'opera di Jean Baptiste La Roche, un armaiolo francese del settecento molto famoso per la bellezza e la precisione delle sue creazioni, qui presente con una coppia di pistole commissionata dai reali di Francia per omaggiare Carlo di Borbone. Esposti anche alcuni esempi di modellini di cannoni e mortai utilizzati dalla scuola di artiglieria del regno.

7 - Collezione De Ciccio

In questa sezione è possibile ammirare una collezione che Mario De Ciccio donò allo stato italiano nel 1958, comprendente vari ogetti e manufatti raccolti in circa 50 anni dal mecenate partenopeo. 1.300 sono i pezzi esposti, tra vetri, bronzetti, avori e smalti medioevali, paramenti sacri, tessuti, ricami, argenti e una selezione di oggetti archeologici, maioliche e porcellane persiane e cinesi.

8 - Appartamento Reale

Appartamento Reale Foto di Armando Mancini. Il piano degli appartamenti è composto da una serie di stanze con arredi d'epoca, alcuni restaurati, che sono appartenuti alle famiglie che qui hanno abitato. Tra i pezzi di maggior pregio si trovano porcellane, oggetti di vita quotidiana, sculture e pitture di artisti italiani ed europei dal XVIII al XIX secolo. Le sale e i salottini da non perdere per una visita accurata sono i seguenti

  • Sale Borboniche interno raffinato con decorazioni alle pareti a tempera, pavimenti in mosaici, specchi e mobili d'epoca. Presente una ricca collezione di quadri.
  • Sale Francesi sala in ricordo della dominazione francese a Napoli, con opere di artisti importanti quali il Canova, Hayez, Gerard, Gigante.
  • Salottino di porcellana realizzato tra il 1757 e il 1759, si compone di circa 3000 pezzi di pregevole fattura.

9 - Parco

Il parco ha un'estensione di 124 ettari ed era utilizzato dai sovrani per battute di caccia e per l'organizzazione di feste. A seguito dell'apertura del museo nel 1957 è diventato un parco pubblico. Venne realizzato nel 1743 in stile barocco ma riadattato al gusto del giardino inglese nel XIX secolo.

Orari e prezzi

  • Orari Piano terra e primo piano dalle 8:30 alle 19:30 - secondo e terzo piano dalle 9:30 alle 17:00 - mercoledi chiuso
  • Costo biglietto intero €12,00
  • Riduzioni €8,00 per età compresa tra i 18 e i 24 anni
  • Gratuità under 18

Biglietti online e visite guidate

Consigli utili per visitare l'attrazione

  1. Alzati presto l'ideale sarebbe raggiungere l'ingresso entro le ore 8:30
  2. Acquista la card una particolare convenzione con CitySightseeing permette di raggiungere il museo con un bus dedicato con partenze da Piazza Trieste e Trento/Teatro San Carlo, con fermate intermedie in Piazza Municipio, Piazza Dante e Museo Archeologico, al costo di €16,00 per adulti, €6,00 tra i 5 e i 25 anni, gratis per gli under 5 comprensivo di tratta A/R+Ingresso Museo. Altra convenzione è quella di Napoli Artecard che al costo di €21,00 per gli adulti e di €12,00 per età comprese tra i 18 e i 25 anni, da diritto alla visita gratuita di 3 siti a piacere, sconti sui successivi siti che si intendono visitare ed è comprensiva di tutti i trasporti pubblici della città.
  3. Occhio alle restrizioni non è possibile portare cibo all'interno
  4. Tempo minimo si consiglia di visitare il museo in non meno di 2 ore.

Dove si trova e come arrivare

  • A piedi dalla stazione ferroviaria di Napoli Piazza Cavour, il museo dista 1,7km percorribili a piedi in meno di 30 minuti. Ottieni indicazioni
  • In bus dalla stazione di Piazza Cavour si prende il bus 168 o 178 che arriva in circa 15 minuti (fermata Capodimonte)

Cenni storici e curiosità: cosa sapere in breve

Galleria delle Porcellane - Fonte: Wikipedia - Autore: Armando Mancini - Licenza: CC BY-SA 2.0 Foto di Armando Mancini. Dopo anni di dominazioni estere, con la salita al trono dei Borbone Napoli iniziò a godere di un periodo luminoso, frutto della volonta dei nuovi regnanti di conferire alla città un lustro internazionale. Per la loro imponente collezione di arti decisero l'ubicazione nel Palazzo Reale che cominciò ad essere costruito nel 1739. Il parco, invece, cominciò ad essere sistemato nel 1742. Anche le famiglie che si susseguirono nella proprietà della reggia contribuirono negli anni ad abbellimenti e ristrutturazioni.

Fin dalla suacostruzione, la reggia è stata meta di personaggi illustri che, all'arrivo in Italia, non mancavano di farvi visita. Tra essi: De Sade, Canova, Goethe. Con l'arrivo dei francesi, nel 1799, la reggia venne completamente devastata e saccheggiata per poi essere lasciata ad uso abitativo di Giuseppina Bonaparte prima e Giocchino Murat poi.