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san miniato firenze Foto di gaspa. La Basilica di San Miniato al Monte sovrasta la città di Firenze dall'alto della collina su cui è ubicata ed è senza dubbio una delle cose da vedere assolutamente nel Capoluogo Toscano. Fa parte del comprensorio del Cimitero delle Porte Sante e costituisce uno splendido esempio di architettura romanica-fiorentina.

La Basilica è un autentico capolavoro, sia dentro che fuori, e custodisce tesori immensi come la Cappella del Cardinale del Portogallo. Adiacente vi è anche l'Abbazia dove vivono i monaci, i quali gestiscono anche la Farmacia monastica, che completa una visita davvero interessante e ricca.

Vi abbiamo incuriositi? Scopriamo allora insieme come organizzare al meglio la visita alla Basilica di San Miniato al Monte, come arrivare e cosa vedere.

Dove si trova e come arrivare

  • A piedi in via delle Porte Sante, 34; dal centro di Firenze, la Basilica dista circa 1,5 km a piedi attraverso il Ponte Vecchio e il Lungarno, prevedendo, nel tratto finale, una salita piuttosto ripida - Ottieni indicazioni
  • In bus dal centro si può prendere il bus 12 dalla fermata Prato Barbetti, a 650 metri dalla stazione, in direzione Piazzale Michelangelo, tempo di percorrenza di 23 minuti, si scende alla fermata San Miniato Al Monte; costo del biglietto €1,50 a tratta
  • In auto dall'uscita Firenze Impruneta si prosegue per la superstrada in direzione Siena, prendendo subito l'uscita per Firenze e poi procedendo per via delle Porte Sante; si può parcheggiare su questa via, poco prima dell'ultimo tratto, a €1,50 all'ora, la domenica è gratuito

Orari e prezzi

  • Orari da lunedì a sabato dalle 9:30 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00, la domenica dalle 8:15 alle 19:00; nei festivi ci potrebbero essere delle variazioni agli orari di apertura
  • Miglior orario per evitare code all'apertura del mattino
  • Costo biglietto gratis

Tour, visite guidate e biglietti online

Cosa vedere e come visitare Basilica di San Miniato al Monte

La visita alla Basilica comprende varie parti molto interessanti, che andremo di seguito a scoprire insieme iniziando dalla superba facciata, proseguendo poi all'interno, dove è presente la cripta, la Sagrestia e la Cappella del Cardinale del Portogallo. Si conclude poi la visita al chiostro dell'Abbazia.

Esterno

san miniato al monte facciata Foto di Rufus46. La facciata si nota già salendo, un autentico capolavoro del romanico fiorentino che riprende le tarsie marmoree degli antichi edifici romani, cioè l'arte di intarsiare pezzi di marmo per decorare pavimenti o facciate di palazzi e chiese.

La parte inferiore della facciata presenta cinque archi a tutto sesto, colonne in serpentino verde con capitelli corinzi in marmo. La parte superiore è il cuore della geometria della Basilica, facendo già presagire la presenza delle tre navate interne. I frontoni sono decorati tramite un gioco cromatico tra il serpentino verde di Prato e il marmo bianco.

Molto interessante è il collegamento con i primissimi templi pagani dell'arte romana, in particolare per la presenza di archi che sorreggono il pronao, richiamando in questo modo il tempio di Giove a Terracina. Di lato c'è un campanile che differisce sensibilmente rispetto all'aspetto della Basilica: di forma tozza e realizzato in mattoni, sembra incompiuto. Protetto dal fuoco nemico niente meno che da Michelangelo durante l'assedio del 1530, il campanile ha conosciuto varie vicende nel corso dei secoli, restando in posizione arretrata rispetto alla Chiesa, sia per l'ubicazione, sia per la cura.

Interno

san miniato interno L'interno della Basilica, così come possiamo vederlo oggi, è cambiato poco rispetto alla primissima costruzione. Il presbiterio e il coro sono in posizione rialzata sopra la cripta, vi si accede da due scalinate laterali che partono dalla due navate esterne. Dalla navata centrale parte una scalinata che scende verso la cripta, così come nelle navate laterali.

Molto interessante il pavimento intarsiato del 1207, considerato uno dei più belli della città insieme a quello del Battistero, in particolare la parte dello zodiaco.

L'altare è, in realtà, la Cappella del Crocifisso di Michelozzo, la cui volta a botte è stata decorata anticamente da Luca della Robbia con le sue iconiche terracotte. La pala dell'altare è stata dipinta, pare, da Agnolo Gaddi. La parte rialzata ospita un pulpito romanico risalente al 1207, con uno splendido mosaico presente nel catino dell'abside, probabilmente riconducibile allo stesso, sconosciuto artista che ha decorato con i suoi mosaici anche la facciata.

Cripta

san miniato cripta Foto di sailko. È la parte più antica della chiesa, come spesso accade all'interno di questi edifici. Risale all'XI secolo ed è ubicata sotto all'altare maggiore, il quale si pensa possa contenere le ossa di San Miniato.
Si accede alla cripta attraverso tre scalinate corrispondenti alle tre navate della Basilica.

Sul soffitto della cripta vi sono volte a crociera che poggiano su ben 38 colonne dividendo l'ambiente, che ha un'altezza variabile dai 4 ai 4,5 metri, in tre navate centrali e quattro laterali. Sulle volte laterali sono presenti affreschi di Taddeo Gaddi; le colonne e i preziosi capitelli che compongono la cripta e le navate sono stati realizzati con diversi materiali, sicuramente ripresi e rinforzati in epoche differenti: il cotto fiorentino, la pietra serena, il marmo scanalato, il marmo liscio. La luce penetra all'interno della cripta tramite cinque piccole finestre poste ai lati.

Sagrestia

sagrestia san miniato al monte Foto di sailko. La Sagrestia è molto interessante perché è decorata con splendidi affreschi che narrano la vita di San Benedetto di Spinello Aretino, risalenti al 1387.

Si accede a questo ambiente dalla navata sinistra. Al suo interno c'è una stanza che ospita un lavabo, un piccolo luogo intimo e suggestivo aggiunto attorno al 1470, molto caratteristico. Ci sono poi interessanti mobili in legno, il cui restauro risale ai primi del Novecento, realizzati da Moniciatto.

Cappella del Cardinale del Portogallo

Si tratta della sola cappella funeraria del complesso di San Miniato, progettata e realizzata tra il 1450 e il 1470 in memoria del Cardinale Giacomo di Lusitania, un ambasciatore ecclesiastico di passaggio nella città toscana, dove morì.

La cappella è stata progettata da Antonio Rossellino che, insieme al fratello Bernardo, decorò anche la tomba con splendide sculture. Da notare il soffitto realizzato da Luca della Robbia in terracotta invetriata policroma.

Il Chiostro dell'Abbazia

chiostro san miniato al monte Foto di Sailko. Da non perdere la visita allo splendido chiostro dell'Abbazia, adiacente alla Chiesa, dove vivono e operano i monaci benedettini dal 1924. Si pensa che il chiostro fosse parte del complesso già dalle primissime costruzioni, ma è stato rifatto nel 1426 con affreschi di Paolo Uccello.

Le scene di Uccello, purtroppo, furono imbiancate con della calce ed è noto che già a partire dal XVII secolo non erano più visibili. Per fortuna furono riscoperte nel 1930 da Matteo Marangoni e poi restaurate da Rosi nel 1970 che in quell'occasione scoprì ulteriori parti interessanti. È noto inoltre che nel 1547 il pittore Bernardo Buontalenti sostituì una delle scene di Uccello con un suo Crocifisso molto raro, tuttora visibile.

Consigli utili per visitare l'attrazione

  1. Alzati presto l'ideale sarebbe raggiungere l'ingresso entro le ore 09:30, prima dell'arrivo della maggior parte dei turisti
  2. Occhio alle restrizioni non è consentito introdurre acqua o cibo, assicurati di non averne con te; inoltre, particolarmente in estate, osserva un abbigliamento rispettoso con spalle e gambe coperte
  3. Tempo minimo ti consigliamo di considerare un minimo di 2 ore per la visita; l'ideale sarebbe poter dedicare 3 ore di tempo

Cenni storici, curiosità e info pratiche: cosa sapere in breve

visita dall abbazia Foto di Ввласенко. All'interno della Basilica è conservata una meridiana solstiziale, una delle più antiche d'Europa. La sua funzione è stata scoperta solo nel 2011: nel giorno del solstizio d'estate, nel mezzogiorno, la luce illumina il segno del cancro raffigurato nello zodiaco marmoreo del pavimento

Un'altra curiosità: San Miniato è stato il primo martire di Firenze. Probabilmente era un mercante greco o un nobile armeno giunto in città nel 250, dove iniziò la vita di eremita e visse sul luogo della Basilica fino alla sua decapitazione a causa delle persecuzioni dei cristiani

Piccolo consiglio per la visita: adiacente alla Chiesa c'è la Farmacia monastica, dove vengono venduti preparati erboristici ma anche tanti altri prodotti come dolci al cioccolato, biscotti, crostate, liquori, candele in cera d'api, tutto rigorosamente preparato dai monaci benedettini che vivono all'interno dell'Abbazia. La Farmacia è aperta dalle 10:00 fino alle 12:15 e poi dalle 16:00 fino alle 18:00