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Accade a tutti più volte durante il giorno e può essere grande fonte di imbarazzo, di solito scatena l'ilarità generale ma è anche un argomento così serio da essere addirittura oggetto di studi scientifici. Ebbene sì, stiamo parlando proprio di quello: la flatulenza.
Puzzetta, scoreggia, peto: comunque la si chiami, è da sempre considerata un gesto davvero poco educato, anche se a volte non si può fare a meno di "liberarsi"!
Nello specifico, pare proprio che quando si viaggia in aereo la probabilità di "lasciarsi andare" aumenti in maniera esponenziale, con il rischio di creare una "atmosfera" non proprio gradevole e certamente poco profumata!

Vi è mai capitato di avere un vicino di sedile piuttosto "rumoroso" oppure di essere proprio voi la causa di occasionali cattivi odori?
Risatine a parte, alcuni esperti hanno analizzato la questione molto seriamente e sono in grado di fornire risposte ai quesiti di carattere scientifico ma anche sociale.

Perché in volo la flatulenza aumenta?

Ciò che viene definita flatulenza è l'emissione di gas, creato dalla digestione, a volte rumorosa e quasi sempre maleodorante che, a volte, proprio non si riesce a trattenere.
Il problema è ancora più importante quando si viaggia in aereo, sia per l'affollamento di persone, sia perché a causa della pressione della cabina cambia il volume dei gas nell'intestino, favorendo la flatulenza.
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Una persona in media rilascia gas circa 10 volte al giorno: la maggiore frequenza delle emissioni quando si è ad alta quota è una questione fisica: la pressione cala e l'aria necessita di espandersi nello spazio. Un litro di gas ha bisogno di riempire fino ad un volume del 30% più grande, portando a quella fastidiosa sensazione di gonfiore.
Sembra che per i piloti sia un problema piuttosto frequente, tanto che più del 60% di essi ammettono di accusare un regolare gonfiore, una percentuale molto più alta rispetto a quella degli impiegati che lavorano in ufficio.

Consigli per affrontare la flatulenza in aereo

flatulenza ni aereo Nel corso degli anni le norme sociali hanno imposto una certa etichetta anche per quanto riguarda le cosiddette "puzzette", specialmente in ambienti chiusi come l'aereo: se ci si sente un po' gonfi, la cosa più educata da fare è trattenersi. Ma in base agli studi scientifici questo comportamento può però essere molto più spiacevole e avere anche conseguenze fisiche, anche se "rilasciare" comporta diverse complicazioni sociali.
Allora, cosa devono fare i passeggeri? Semplicemente lasciarsi andare, dicono i ricercatori, che significa per prima cosa trovare una toilette libera a bordo, in modo da non disturbare gli altri passeggeri.

Tecnologia per il futuro: abbigliamento intimo anti puzzette

Filtro anti flatulenza In futuro la tecnologia potrebbe venire in nostro soccorso: sono in produzione delle speciali linee di abbigliamento intimo rivestite o foderate con speciali filtri in carbone attivo che promettono di "neutralizzare" i cattivi odori provenienti dal nostro intestino.