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Una delle maggiori attrazioni di Milano è sicuramente il Museo del Cenacolo Vinciano, nato attorno al capolavoro di Leonardo Da Vinci, L'Ultima Cena. Posto sulla parete dell'ex refettorio del Convento Domenicano di Santa Maria delle Grazie, il dipinto è ad oggi visitabile in gruppi ristretti (massimo 35 persone ogni 15 minuti) per evitare ulteriori deterioramenti; l'opera è infatti già andata incontro a parecchi restauri, per via della tecnica utilizzata da Leonardo (stesura del colore sull'intonaco asciutto invece che l'affresco). Ecco tutto quello che dovete sapere per organizzare al meglio la vostra visita.

Cosa vedere e come visitare il Cenacolo Vinciano

Il primo consiglio è quello di prenotare la visita con anticipo: la richiesta è alta, e i biglietti sono limitati. Potete prenotare la visita sul sito ufficiale, oppure scegliere un tour completo guidato che include sia l'accesso al Cenacolo che la visita dell'attigua Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Sono disponibili anche tour più complessi che includono visite ad altri musei e attrazioni di Milano, come la Pinacoteca Ambrosiana. In questo articolo, illustreremo in breve le caratteristiche di ciascuna attrazione, in modo che possiate organizzare la vostra visita secondo le vostre preferenze.

1 - Ultima Cena

l ultima cena leonardo da vinci Partiamo naturalmente dal capolavoro di Leonardo Da Vinci, L'Ultima Cena. Realizzato tra il 1495 e il 1495 sul muro del refettorio del Monastero di Santa Maria delle Grazie, il Cenacolo è andato in contro negli anni a pericolosi deterioramenti; questo perché Leonardo, rinunciando alla tecnica del fresco tipica del periodo, sperimentò un tipo di pittura "a secco" direttamente sul muro del refettorio, aggiungendo anche particolari quali lamine d'oro e argento, per rendere l'opera più realistica. L'ultimo restauro risale 1999, dove sono stati riportati alla luce i colori originari. Per maggiori info vedi Tour guidato del Cenacolo

2 - Convento di Santa Maria delle Grazie

Chiesa Santa Maria delle Grazie Foto di Marcin Białek. Santuario appartenente all'ordine Domenicano, è uno dei massimi esponenti delle architetture gotiche e rinascimentali del Nord Italia. Il Cenacolo Vinciano si trova sul muro dell'ex refettorio del complesso, entrambi dichiarati patrimoni UNESCO dal 1980. Oltre al refettorio contenente il capolavoro di Leonardo, degne di nota sono le numerose cappelle, la tribuna (fatta edificare come mausoleo da Ludovico il Moro nel 1492 ed esempio altissimo di architettura rinascimentale), il Chiostro delle rane, la Sagrestia del Bramante. Per maggiori info vedi Tour guidato del Cenacolo + Convento S.Maria del Grazie

3 - Pinacoteca Ambrosiana

Pinacoteca Ambrosiana Foto di Riccardo Ortelli. Istituzione fondata da Federico Borromeo nel 1618, ospita al suo interno dipinti di Leonardo, Botticelli, Tiziano, Caravaggio, Hayez e molti altri, nonchè opere provenienti dalla collezione dello stesso fondatore, disposte lungo un percorso espositivo di 23 sale. Per maggiori info vedi Tour sulle orme di Da Vinci: Cenacolo + Galleria Ambrosiana

Orari e prezzi

  • Orario Da martedì alla domenica, orario continuato dalle 08:15 alle 19:00 (ultimo ingresso alle 18:45). Chiuso tutti i lunedì, il 1° gennaio, il 1° maggio, il 25 dicembre.
  • Costo biglietto €10,00, più €2,00 per la prenotazione obbligatoria. In caso di visita guidata, il prezzo subisce una maggiorazione di €3,50.
  • Riduzioni €2,00 per ragazzi dai 18 ai 25 anni, €5,00 per docenti UE (a entrambi si vanno ad aggiungere €2,00 per la prenotazione obbligatoria).
  • Gratuità per studenti e under18, non si paga il costo dell'ingresso, ma rivalgono validi i €2,00 della prenotazione.

Biglietti online e visite guidate

Consigli utili per visitare l'attrazione

  1. Prenota con anticipo gli ingressi sono limitati a 35 persone ogni quarto d'ora, e spesso si viene inseriti in una vera e propria lista d'attesa. Durante le festività può capitare che la prima data disponibile sia dopo qualche mese. Organizzate la visita con largo anticipo.
  2. Ritiro biglietti ricordate di presentarvi a ritirare i biglietti 20 minuti prima dell'orario della visita, o perderete l'ingresso
  3. Occhio alle prevendite in alcuni periodi dell'anno si aprono le prevendite per i mesi primaverili e estivi. Monitorate quindi il sito ufficiale

Dove si trova e come arrivare

  • A piedi dalla stazione centrale, dirigersi a nordovest tramite via Vittor Pisani; a piedi ci vuole quasi un'ora, quindi consigliamo di prendere la metro - Ottieni indicazioni
  • In metro la stazione metro più vicina è Cadorna (8 minuti a piedi - 1,2 km), servita dalle linee metro 1 e 2. Dalla Stazione Centrale metro Centrale, prendere la linea 2 verde Abbiategrasso, scendere a Cadorna (quinta fermata) e proseguire a piedi.

Cenni storici e curiosità: cosa sapere in breve

L'Ultima Cena fu commissionata da Lodovico Il Moro, giunto a Milano nel 1482, e divenne ben presto, assieme alla chiesa in cui è ospitata, un simbolo del potere della famiglia Sforza, a cui apparteneva Lodovico Il Moro. La genesi dell'opera, in cui viene raffigurata l'ultima cena prima della morte di Gesù, è celebre; così com'è nota la tecnica particolare con cui Leonardo la compose, e che in parte permise un deterioramento veloce. Tuttavia, fu anche la prolungata esposizione a cielo aperto durante la seconda guerra mondiale, dovuta ai bombardamenti che distrussero il tetto del convento, a far si che l'opera si rovinasse sempre di più.

La notorietà dell'Ultima Cena e i presunti misteri che si celerebbero dietro all'opera hanno suscitato l'interesse di molti storici, ricercatori e romanzieri, e ispirato acclamate produzioni, tra cui Il codice Da Vinci di Dan Brown. Nel romanzo, ad esempio, viene riportata la credenza di un'unione tra Gesù e Maria Maddalena, presumibilmente sostenuta dal fatto che Giovanni, nel quadro, appaia come una figura esile ed effeminata, tanto da far credere di essere, appunto, Maddalena.

Un altro mistero legato all'opera riguarda invece la presunta eresia di Leonardo Da Vinci, che oltre a ipotizzare un'unione tra il Messia e Maddalena, viene accusato di non aver dipinto il vino e l'eucarestia. La spiegazione, però, esiste: il momento rappresentato nel quadro, infatti, è l'attimo in cui Gesù annuncia che uno dei suoi discepoli lo tradirà (il che spiega i volti sgomenti e sorpresi degli apostoli), per cui antecedente alla consacrazione del pane e del vino.