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Tra favole, racconti epici, opere letterarie, gli "eroi" che si sono cimentati in un viaggio nell'oltretomba, sono stati sicuramente molti. Alcuni di loro sono riusciti a farvi ritorno, altri più sfortunati, nuotano ancora nell'infuocato stige. Quella che ci apprestiamo ad affrontare non è certo l'ideale per i deboli di cuore o facilmente impressionabili: qui si va "nella città dolente, nell'etterno dolore, tra la perduta gente". Ma state tranquilli: almeno noi, qui, non dobbiamo "lasciar ogne speranza". Signore e signori, facciamo visita al regno dei morti: benvenuti nelle Catacombe dei Cappuccini di Palermo, una delle attrattive più affascinanti della città.

Ecco una guida per le le Catacombe dei Cappuccini di Palermo: come arrivare, prezzi e consigli.

Dove si trovano e come arrivare

  • A piedi si trova in Piazza Cappuccini 1, raggiungibile tramite l'omonima via che sbocca in Piazza Indipendenza, uno degli snodi principali di Palermo (26 minuti a piedi dal Teatro Massimo, 34 min dalla Stazione Centrale) - Ottieni indicazioni
  • In bus bus n°109 dalla Stazione Centrale, scendere in Piazza Indipendenza (10 min) e proseguire a piedi su Via Cappuccini (1,1 km, 15 min). Tempo percorrenza totale 25 min
  • In metro metro Linea Arancione dalla Stazione Centrale, scendere alla fermata Palazzo Reale-Orleans (15 min), raggiungere e attraversare Piazza Indipendenza e poi proseguire su Via Cappuccini. Tempo percorrenza totale 30 min

Orari e prezzi

  • Orari tutti i giorni (festivi compresi) 09:00-13:00 e 15:00-18:00. Chiuso la domenica pomeriggio da fine ottobre a fine marzo.
  • Miglior orario per evitare code arrivare per le 8:30 alla mattina, oppure recarsi intorno alle 15:30 nel pomeriggio
  • Costo biglietto €3,00

Tour, visite guidate e biglietti online

Cosa vedere e come visitare Catacombe dei Cappuccini

catacombe dei cappuccini palermo 1 Foto di Gmihail. Con questa predisposizione, pagare il biglietto per l'ingresso sembra quasi come donare l'obolo a Caronte per traghettarci sull'altra sponda del fiume Acheronte. Ma qui, il "vecchio bianco per antico pelo", non ci traghetta, e se ne sta lì tranquillo all'ingresso, come voler dire: da qui in poi, sono fatti vostri! Impavidi, ci incamminiamo nella Palermo underground, e l'impatto è, in fondo, come ci si doveva aspettare: pareti colme di "anime prave" eretti e vestiti con abiti straordinariamente conservati per secoli sono solo l'inizio di lunghi corridoi della macabra mostra della morte.

Le Catacombe dei Cappuccini occupano una spazio diviso in gallerie comunicanti di 300 mq, e le salme presenti sono 2.000, divise in base al ceto sociale, al sesso, all'età e alla professione. Le mummie sono disposte in posizione eretta, alcune sdraiate, altre conservate in urne di vetro, posizionate lungo le pareti in tofu della gallerie, e per ciascuna è indicato nome, cognome data di nascita e di morte.

Nelle gallerie che visiterete nella Catacombe vi sono in ordine:

  • il corridoio dei Frati Cappuccini, il nucleo più antico e centrale, da cui si diramano gli altri; i frati sono stati mummificati con il saio del proprio ordine
  • il corridoio dei prelati, mummificati con antichi e maestosi abiti sacerdotali
  • il corridoio delle donne, vestite con abiti ricamati; presente la cappella del Crocifisso, dove si trovano i corpi delle donne vergini
  • il corridoio degli uomini, dove si trovano le mummie di uomini della borghesia emergente di Palermo
  • cappella dei bambini e corridoio delle famiglie, dove sono state riunite intere famiglie
  • il corridoio dei professionisti, con i corpi mummificati di medici, pittori, avvocati, ufficiali e soldati, tra cui quello del pittore Velasquez

Rosalia Lombardo: la bambina mummificata che sembra dormire

Superato il Corridoio dei Frati, ci soffermiamo in quella che, senza dubbio, è la vera protagonista di questo luogo, stiamo parlando della salma della bambina Rosalia Lombardo. Questa salma è qualcosa al confine dello scibile umano: una bambina posta in un'urna di vetro proprio nella cappella della Santa sua omonima pare essere riuscita nella straordinaria impresa di sconfiggere la morte.
Il suo volto è perfettamente intatto, paffuto, fresco, con i capelli che ancora le incorniciano il viso retti da un fiocco sulla nuca, gli occhi chiusi, come in un dolce, infinito, sonno. Sembra che la piccola stia dormendo, invece è una mummia.

Fu portata qui nel 1920 solo per compiere il trattamento di imbalsamazione, ma l'esito così stupefacente fece sì che vi rimanesse. Pare che per la piccola Rosalia non furono utilizzati i metodi convenzionali di imbalsamazione: questi ultimi consistevano nel collocare i corpi nei cosiddetti "colatoi", dei locali opportunamente concepiti per fare in modo che gli umori corporei lasciassero la salma priva di liquidi che causano la decomposizione.

Il corpo di Rosalia Lombardo, secondo alcuni, fu trattato con prodotti chimici, ma la verità è morta con il medico Solafia che ne curò la conservazione.

Consigli utili per visitare l'attrazione

  1. Alzati presto l'ideale sarebbe raggiungere l'ingresso entro le ore 8:30
  2. Acquista la City Card se sei interessato a visitare altri musei o attrazioni della città, puoi acquistare la City Card Palermo e risparmiare sugli ingressi. 24 h a €5,00, 72 h a €10,00
  3. Occhio alle restrizioni severamente vietato scattare fotografie, effettuare riprese e toccare i reperti, in quanto potrebbero compromettere la conservazione delle mummie; non è consentito introdurre acqua o cibo
  4. Tempo minimo l'ideale sarebbe poter dedicare almeno 1 ora

Cenni storici, curiosità e info pratiche: cosa sapere in breve

catacombe dei cappuccini corridoio frati cappucini 2 Foto di Gmihail. Le Catacombe dei Cappuccini furono costruite intorno al 1597 perché diventassero un cimitero dove seppellire i frati cappuccini, da qui il loro nome. Originariamente le sepolture dei cappuccini erano riservate ai soli frati del convento, solo successivamente la limitazione fu eliminata aprendo così l'accesso ai sepolcri funerari anche agli "estranei". La prima sepoltura di un estraneo "non frate" risale al 1570, a vantaggio di Francesco D'Avàlos, figlio di un ricco marchese primo tra i benefattori dei cappuccini. Nel corso dei secoli gli scavi allargavano notevolmente la capienza dei sepolcri, divenuti insufficienti visto il crescente numero di decessi e di persone in cerca delle benemerenze dei frati. Venne così costruito il primo nucleo nel quale vennero spostate 40 salme dei frati cappuccini; la cosa sconvolgente fu proprio che le salme furono ritrovate miracolosamente integre, con la carne ancora flessibile e per nulla arida. Nasce così il "Corridoio dei Frati", cui farà seguito alcuni decenni più tardi il "Corridoio degli Uomini".

Inizialmente il metodo di conservazione dei cadaveri andava in conflitto con le norme sulla sepoltura emanate nel 1700 nel Regno delle due Sicilie; tuttavia, la straordinaria unicità di questi luoghi e i risultati sorprendenti ottenuti dai metodi di mummificazione eseguiti nelle catacombe dei cappuccini, consentirono l'esclusione eccezionale dal rispetto di queste norme.

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