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Viaggiare e ritrovarsi con un volo in ritardo, che possa cambiare tutti i piani di viaggio, è sempre e per tutti molto sgradevole. Il tempo "perso" durante un volo aereo non va tanto guardato all'orario di partenza, ma, bensì, all'orario di atterraggio rispetto a quanto previsto in un primo modo da parte della compagnia aerea. Questo perché un'attesa in aeroporto può durare pure qualche minuto e può essere recuperato in volo da parte del vettore.
Il recupero in volo permette al passeggero di non cambiare i propri piani di viaggio. Ciò avviene con maggiore facilità quando la lunghezza del viaggio è maggiormente lunga: quindi, in un volo nazionale con partenza in ritardo da una base italiana è possibile che arrivi anche in ritardo nell'altra parte del "bel paese". Differente, come già spiegato, la situazione in caso di voli intercontinentali.
Alcuni ritardi possono portare alla possibilità di ricevere un risarcimento, che possa compensare il disagio, se provocato dalla compagnia aerea. Solo in quest'ultima circostanza è possibile ricevere il giusto compenso per il ritardo subìto. Oltre alla responsabilità da parte del vettore aereo, tuttavia, ci sono una serie di dettagli che servono per ottenere la compensazione pecuniaria.
Quali sono le condizioni che servono per ottenere il risarcimento?
Il Regolamento 261 del 2004 che tutela i passeggeri aerei afferma che il viaggiatore che subisce un ritardo di oltre 2 ore ha diritto all'assistenza da parte del vettore aereo, qualsiasi sia la responsabilità o meno del disagio.
Se il ritardo supera le tre ore all'atterraggio, il passeggero ha diritto alla compensazione pecuniaria, cioè quel risarcimento forfettario che possa compensare il disagio vissuto dal viaggiatore.
Ciò avviene quando il passeggero si imbarca sul volo, anche se in ritardo. Altra condizione necessaria è che non vi devono essere circostanze eccezionali alla compagnia che possano incidere sul ritardo: tra queste ci sono i dirottamenti, maltempo o restrizioni del traffico aereo.
Ovviamente, il Regolamento 261 è valevole in Europa, quindi, possono essere risarciti solamente quei disservizi con partenza dall'Europa o che coinvolgano un vettore aereo con sede europea.
A quanto ammonta la compensazione pecuniaria per il volo in ritardo?
La compensazione pecuniaria per volo in ritardo prevede degli importi fissi per il passeggero, cui non è possibile aggiungere eventuali spese extra che possano essere sostenute dal viaggiatore.
Quando vi sono le circostanze per ricevere dalla compagnia aerea la compensazione pecuniaria, i passeggeri interessati hanno diritto a:
- €250,00 per tutte le tratte aeree inferiori o pari a 1.500 km
- €400,00 per tutte le tratte aeree intracomunitarie superiori a 1.500 km e per tutte le altre tratte comprese tra 1.500 e 3.500 km
- €600,00 per le tratte aeree che non rientrano nei casi precedenti
Nel determinare la distanza, si utilizza come base di calcolo l'ultima destinazione per la quale il passeggero subisce un ritardo all'arrivo rispetto all'orario previsto.
Quali sono le modalità per ricevere il risarcimento?
Le uniche modalità per ricevere il rimborso per volo in ritardo sono quelle di natura economica. Il vettore aereo, infatti, se riconosciute le circostanze rientranti nel Regolamento 261 del 2004, dovrà effettuare il bonifico sul conto corrente del passeggero che ha subito il disservizio aereo.
L'azione, però, non avviene automaticamente da parte della compagnia aerea. Occorre procedere con una segnalazione ad hoc, da parte del viaggiatore o di chi detiene la procura ad agire.
A chi rivolgersi per ottenere il risarcimento del volo in ritardo?
L'unico destinatario delle richieste per ottenere il risarcimento per il volo in ritardo è la compagnia aerea. Il passeggero può scegliere di agire in autonomia, avanzando richiesta attraverso il sito ufficiale del vettore aereo, o, in alternativa, procedendo con una richiesta attraverso pec e quindi al customer service dello stesso.
Mettersi in contatto con le compagnie aeree può non bastare per ricevere in modo autonomo il risarcimento aereo. Questo avviene perché le richieste di contatti al vettore aereo corrispondono ad un numero molto elevato e difficile da gestire. Ecco che quindi il viaggiatore può chiedere un supporto alle claim company del settore, come ItaliaRimborso, o ad un legale di fiducia.