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old building historic modern residential part beijing with traditional streets china Il National Museum of China è un monumentale museo in piazza Tienanmen a Pechino, di fronte alla Grande Sala del Popolo, e comprende quelli che un tempo erano due distinti musei, il Museo della rivoluzione cinese e il Museo della storia cinese. Durante un viaggio in Cina è una tappa davvero importante per capire più a fondo la storia e la cultura di questo popolo straordinario. Ecco dunque Cosa vedere al National Museum of China: consigli, prezzi e come arrivare.
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Cosa vedere e come visitare National Museum of China

Il National Museum of China si dispone su più livelli all'interno di un gigantesco palazzo completato nel 1959 per festeggiare i 10 anni del governo comunista: sono 40.000 mq, la sola facciata è lunga 313 metri e al centro vi sono 11 pilastri quadrati. Un tempo vi erano due ale e due musei distinti: l'ala Nord, dedicata al Museo della rivoluzione cinese, e l'ala Sud, dedicata al Museo nazionale della storia cinese. Al centro c'è un padiglione che costituisce uno spazio pubblico volto a collegare le due ale con la ristrutturazione del 2011. In questo spazio si trovano oggi, al piano interrato, sia un teatro che una sala congressi. L'entrata per i visitatori è posta sulla Porta Occidentale, dove è possibile ritirare il biglietto. Ai due lati del salone centrale vi sono due reception che offrono indicazioni sulla visita e sulle mostre ospitate, nonché due librerie dove è possibile acquistare libri e souvenir. Nell'ala Nord è presente la Sala da tè, dove si serve il tè cinese e alcuni spuntini. Nell'ala Sud è presente invece una Caffetteria, più occidentale, che serve bevande calde e pasticceria.

I cinque livelli del museo sono organizzati come segue:

  1. Piano interrato qui si trova l'esposizione sulla Cina antica
  2. Piano terra qui si trovano i capolavori dell'Arte Moderna
  3. Primo piano qui si trova l'esposizone "La via della rinascita", una raccolta di cimeli che rappresentano il cammino per la prosperità e la felicità nazionali intrapreso dal popolo cinese grazie alla scelta del Marxismo; inoltre vi è una sala dedicata alle Opere scelte di Natura Africana.
  4. Secondo Piano qui si trovano tre esposizioni, una dedicata alle Monete dell'Antica Cina, una alla scultura Buddhista e una alle Giade dell'Antica Cina.
  5. Terzo piano qui si trova l'esposizione dedicata all'arte delle sculture in pietra della dinastia Song

Di seguito analizziamo nel dettaglio le singole esposizioni del museo.

1 - Cina Antica (piano interrato)

All'interno del piano interrato, disposta su 10 gallerie, è ospitata l'esibizione permanente sulla Cina Antica. Parte dalle gallerie N20 fino a N25, continua da S15 a S18, infine S20. Vi sono circa 2.520 reperti in mostra, a partire dalla preistoria fino alla tarda dinastia Quing nel Novecento, a testimonianza della vitalità e della continua evoluzione della civiltà cinese.

Di seguito le varie epoche rappresentate:

  • Preistoria (periodo delle Primavere e degli Autunni e periodo degli Stati Combattenti)
  • Dinastie Qin e Han
  • Periodo dei Tre Regni, delle due dinastie Jin e delle Dinastie del Sud e del Nord
  • Dinastie Sui, Tang e periodo delle Cinque Dinastie
  • Dinastie Liao, Song, Xixia, Jin e Yuan
  • Dinastie Ming e Qing

2 - I capolavori dell'Arte Moderna (piano terra)

Si tratta di un'esposizione permanente ospitata nella Sala Centrale, in un'area di ben 2000 mq, che comprende tutta una serie di opere d'arte dei cosiddetti artisti della Nuova Cina: sculture e dipinti completamente ispirati alla Rivoluzione Comunista. La collezione è andata creandosi attraverso le mostre che il Museo Nazionale ha organizzato a partire dal 1959 per raccogliere e conservare dipinti relativi al periodo della Rivoluzione. Uno sguardo a questi quadri permette un confronto tra passato e presente, che non è solo artistico ma anche e soprattutto storico.

Alcuni dipinti ospitati:

  • La fondazione della Repubblica di Dong Xiwen, enorme tela a olio lunga 4 metri che rappresenta il momento in cui Mao Zedong e i suoi collaboratori inaugurarono il governo comunista il 1° Ottobre 1949.
  • Mao Zedong alla riunione di dicembre di Jin Shangyi
  • Attraversando il Fiume Giallo di notte di Ai Zhongxin
  • Mao Zedong sul Monte Jinggang di Luo Gongliu
  • Vecchio che rimosse la montagna di Xu Beihong (ci sono versioni sia in olio su tela che pittura a inchiostro, una delle quali è servita come modello per la scultura omonima di 36 metri che si trova nella Sala Occidentale).

3 - La via della rinascita (primo piano)

All'interno dell'ala Nord del primo piano (dalla galleria N1 a N4) è ospitata l'esposizione permanente La via della rinascita. A partire dalla Guerra dell'Oppio del 1840, rappresenta la discesa nella soffocante società semi-feudale e semi-coloniale, la protesta delle popolazioni sofferenti di tutti gli strati sociali e gli sforzi di rinascita, in particolare le lotte del Partito Comunista per la liberazione e l'indipendenza dei vari gruppi etnici. Nel suo insieme, questa esposizione vuole rappresentare visivamente, attraverso sculture, reperti e dipinti il lungo cammino per la prosperità e la felicità nazionali, ribadendo fermamente e raccontando la scelta del Marxismo operata del popolo cinese, le riforme economiche e l'apertura all'esterno degli ultimi decenni, con la volontà di mantenere comunque una ferma identità socialista. L'obiettivo di questa mostra è quello di fornire alle generazioni future l'ispirazione per la realizzazione dei loro sogni.

4 - Opere scelte di Natura Africana (primo piano)

Nella sala N8 del Primo piano si trovano le Opere scelte di scultura africana. Si tratta di una collezione di 520 opere provenienti dall'Africa centrale e subsahariana, donate al Museo dal collezionista Xie Yanshen; comprende vasi, statue, ornamenti per il capo, oggetti d'uso quotidiano. Obiettivo dell'esposizione è promuovere gli scambi culturali tra Africa e Cina, illustrando l'operosità e insieme il gusto estetico di queste antiche popolazioni.

5 - Monete dell'Antica Cina (secondo piano)

moneta cinese foro centro Attraverso più di 1700 oggetti, questa esibizione permanente ospitata all'interno della galleria S11 del secondo piano vuole illustrare la lunga storia, la cultura, l'arte e la calligrafia della numismatica in Cina. Esposti in quest'area ci sono i primissimi strumenti di scambio commerciale, le prime forme di pagamento: le conchiglie, le monete a forma di coltello, quelle rotonde, quelle con il foro al centro risalenti a duemila anni fa, e poi le più moderne monete della tarda dinastia Qing, in bronzo e argento.Le prime monete si diffusero in Cina durante la dinastia Zhou occidentale e si diffondo durante la dinastia Zhou orientale, che già si ha avuto modo di conoscere nel piano interrato. Fu l'imperatore Qin Shihuang della dinastia Qin a unificare il sistema monetario già intorno al 200 a.C.

6 - Scultura Buddhista (secondo piano)

statua buddha Il buddhismo è nato in India nel VI secolo a.C. e ha conosciuto una successiva grande espansione in Cina. Conoscerla attraverso le sculture significa dare una continuità cronologica alle trasformazioni che ci sono state nel contatto tra la popolazione cinese e la religione buddhista. Infatti, dopo la diffusione di questo culto in Cina, la scultura buddhista ha incorporato elementi tradizionali cinesi, che sono progressivamente confluiti all'interno di un vero e proprio stile autoctono. In quest'area sono in mostra i materiali e le tecniche che hanno plasmato la scultura buddhista cinese: è interessante osservare come variano da zona a zona e da periodo a periodo. Ci sono le sculture in pietra dello Qinzhou, le sculture bodhisattva, che unisce gli stili indiano e cinese, inoltre le figure in bronzo di provenienza tibetana durante la dinastia Ming. Queste opere illustrano l'evoluzione dell'arte della scultura buddhista cinese e favoriscono la comprensione della filosofia buddhista come realizzazione di un perfetto connubio tra la devozione religiosa e il senso estetico.

7 - Giade dell'Antica Cina (secondo piano)

intaglio giada Presso la sala S13 del secondo piano si trova la collezione di preziose Giade. Nelle antiche dinastie la giada simboleggiava la quintessenza del cielo e della terra. Sono oltre 80.000 gli oggetti composti di questo materiale entrati a far parte della collezione del Museo nel 2010, alcuni sono veri e propri tesori decorati con mano davvero elegante e disegno sofisticato. Nel periodo delle dinastie Qin e Han, la giada è andata perdendo, mano a mano, il suo carattere di pietra sacra, per diventare maggiormente un portafortuna, espressione di gioia.

8 - L'arte delle sculture in pietra della dinastia Song (terzo piano)

All'interno dello spazio pubblico del terzo piano è ospitata una delle mostre permanenti più importanti del National Museum of China, che, attraverso la mostra di reperti artistici davvero unici, racconta passo per passo l'evolversi della società, della cultura, dell'economia e dei costumi tradizionali nel periodo delle due dinastie Song, dal 960 al 1279 d.C. circa. I 30 reperti ospitati, ritrovati all'interno di una tomba nella provincia del Sichuan, si sono guadagnati uno spazio tutto loro per via dell'originalità della tecnica scultorea: le figure sono scolpite in rilievo su pietra con una dovizia di particolari davvero insolita, al fine di donare alle scene un forte realismo. I soggetti principali includono scene a tavola, raffigurazioni di guerrieri, divinità, figure femminili attraverso le quali è possibile ricostruire la vita del defunto. Le figure femminili, in particolare, sono molto affascinanti: alcune sono rappresentate nell'atto di pettinarsi, alcune a tavola, alcune mentre suonano uno strumento musicale, tutto ciò permette di comprendere la vivacità della vita sociale durante le dinastie Song.

Orari e prezzi

  • Orari dal martedì alla domenica, dalle 09:00 alle 17:00 (l'ingresso chiude alle 16:30).
  • Giorni di chiusura tutti i lunedì e la vigilia del Capodanno cinese
  • Miglior orario per evitare code evitare di prendere i mezzi nelle ore di punta, ma cercare di arrivare entro le 10:00 per evitare la folla.
  • Costo biglietto Gratis, è sufficiente presentare il passaporto alla Porta Occidentale.

Consigli utili per visitare l'attrazione

  1. Alzati presto l'ideale sarebbe raggiungere l'ingresso entro le ore 10:00, cerca comunque di evitare di prendere i mezzi pubblici nelle ore di punta, quindi fino alle 09:00 del mattino ;
  2. Tempo minimo ti consigliamo di considerare un minimo di 3 ore per la visita. L'ideale sarebbe poter dedicare una giornata.
  3. Fotografie si possono fare foto all'interno del Museo, l'importante è non utilizzare il flash e il cavalletto (no, non è consentito nemmeno il bastone da selfie!)

Dove si trova e come arrivare

  • A piedi il National Museum Of China si trova in Piazza Tienanmen e, date le dimensioni della città, è sconsigliabile muoversi a piedi. (Ottieni indicazioni)
  • In bus presso la fermata Tienanmen East, distante 600 metri dall'entrata del Museo, arrivano gli l'autobus 9 - 52-1. Presso la fermata Qianmen (davanti al Mausoleo di Mao Zedong), distante circa 800 metri dall'entrata del Museo, si ferma l'autobus 673. Tutte le corse sono davvero frequenti, al massimo ogni cinque minuti. Il biglietto, acquistabile a bordo, parte da 2 RMB (circa €0,26) ma varia in base al percorso. È importante ricordarsi di obliterare il biglietto sia alla salita che alla discesa! Si può acquistare anche una ricaricabile chiamata Smart Card, il cui deposito costa 20 RMB (€2,64) che vengono poi rimborsati. Attenzione: solo su poche linee di autobus vengono annunciate le fermate in ingles
  • In metro alla fermata Qianmen, distante 800 metri dall'entrata del Museo, si arriva con la linea 2 della metro, ci sono corse ogni 4 minuti. Alla fermata Tienanmen East, distante 600 metri dall'entrata del Museo, si arriva con la linea 1 della metro. Tutte le corse sono molto frequenti, ogni 3 minuti. Si può utilizzare sempre la Smart Card per i biglietti, altrimenti i biglietti costano dai 3 ai 9 RMB (da €0,40 a €1,20) in base al percorso. I biglietti si possono acquistare alle macchinette automatiche delle varie stazioni.

Cenni storici e curiosità: cosa sapere in breve

Il Museo dedicato alla Rivoluzione Cinese, un tempo all'interno dell'ala Nord, fu inaugurato nel 1960, sotto il governo di Mao. Il Museo nazionale della Storia cinese, un tempo all'interno dell'ala Sud, fu aperto nel 1959 e i due restarono separati per molti decenni. Infine, la ristrutturazione del 2011 ha voluto dare maggiore continuità agli spazi del Museo, amalgamando le due ale e le collezioni non solo dal punto di vista architettonico ma anche ideologico, come a voler dare un corso unico alla storia della Cina e riparare in qualche modo la spaccatura che si avvertiva col passaggio al comunismo. Naturalmente, nonostante l'ampio respiro della struttura attuale, la ristrutturazione ha voluto preservare la tradizione architettonica cinese, cioè la forma tripartita della struttura che è ancora visibile, per esempio, nella forma della sala congressi.

A causa della sua centralità, su piazza Tienanmen, e delle sue imponenti dimensioni, la facciata del museo è stata spesso usata dagli anni novanta per l'esposizione di orologi che segnano i conti alla rovescia di occasioni importanti. Il primo conto alla rovescia fu installato per il passaggio di Hong Kong alla Cina nel 1997, e, ultimo in ordine cronologico, quello per le Olimpiadi di Pechino del 2008