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galleria borghese roma 1 Foto di Alessio Damato. La Galleria Borghese è una delle attrattive più belle e visitate di Roma ed è ospitata all'interno di Villa Borghese, un edificio databile all'inizio del XVII secolo, simbolo dell'ascesa dell'ononima famiglia nell'ambiente romano. A sua volta, l'edificio si trova all'interno del famoso parco nel centro della capitale. Visitare la villa e le importanti opere in essa conservate è davvero imprescindibile durante un viaggio a Roma, ecco dunque Cosa vedere alla Galleria Borghese di Roma.

Cosa vedere e come visitare la Galleria Borghese

La Villa all'interno della quale è ospitata la Galleria Borghese è composta di un piano terra in cui, dal salone d'ingresso Mariano Rossi (dal nome del pittore che ne ha decorato la splendida volta), sarete condotti attraverso le altre 8 sale, ciascuna con un nome e un tema specifico. Salendo al primo piano troverete altre 12 sale e un vestibolo, e infine all'ultimo piano ci sono i Depositi, una vera e propria "seconda pinacoteca" all'interno del museo: qui sono conservati i circa 260 dipinti disposti su due livelli, il quale conservano alcune grandi tele di ambito raffaellesco come la Madonna con Bambino di Scipione Pulzone che, non hanno trovato la giusta collocazione all'interno della ristrutturazione settecentesca dell'architetto Antonio Vesprucci. Il salone centrale è dominato dalla grande tela di Lavinia Fontana raffigurante Minerva in atto di abbigliarsi. Lungo le pareti vi sono quadri cinquecenteschi e seicenteschi, e, al piano superiore, tra gli altri, il Cristo flagellato di Giovanni Baglione, il biografo del Caravaggio. Attenzione però perché le visite dei Depositi seguono turni differenti rispetto alle collezioni della Galleria.

Naturalmente non si può non visitare il grande giardino intorno alla Villa che è il parco più famoso di Roma, e l'Uccelliera, una struttura adiacente risalente alle prime costruzioni del complesso. Il padiglione è stato realizzato tra il 1617 e il 1619 e portato a termine sotto la guida dell'architetto Giovanni Vasanzio, il fiammingo Jan Van Santen. I locali dell'Uccelliera, così come gli spazi dell'adiacente giardino segreto di Tramontana, ospitano, in alcuni periodi dell'anno, delle mostre o installazioni temporanee in ambito artistico e architettonico.

Di seeguito le 10 opere da vedere assolutamente.

1 - Paolina Borghese Bonaparte nelle vesti di Venere vincitrice

pauline borghese Foto di Architas. Questa scultura, una delle più celebri all'interno della Galleria, è ospitata nella Sala 1 al piano terra che prende infatti il suo nome. L'opera, rinchiusa da Camillo Borghese in una cassa per vari decenni dopo il crollo dell'impero di Napoleone, è stata collocata qui solo nel 1889 e trova corrispondenza nei dipinti della volta, dedicati alle storie di Venere e di Enea ed eseguiti da Domenico de Angelis.

  • Data creazione 1808
  • Autore Antonio Canova
  • Dimensioni 160x200 cm
  • Tecnica e soggetto dell'opera scultura neoclassica in marmo bianco che ritrae Paolina Bonaparte come celebrazione del periodo napoleonico

2 - Apollo e Dafne

apollo e dafne bernini Foto di Architas. Proseguendo nella visita si giunge alla Sala di Apollo e Dafne dove si può ammirare l'omonima statua che apparteneva alla collezione del cardinale Scipione Borghese, l'uomo a cui si deve l'esistenza di tutta la collezione. Il gruppo scultoreo riprende la scena di una favola di Ovidio tratta dalle Metamorfosi.

  • Data creazione 1622-1625
  • Autore Gian Lorenzo Bernini
  • Dimensioni altezza 243 cm
  • Tecnica e soggetto dell'opera scultura barocca in marmo di Carrara, Apollo e Dafne in movimento

3 - Il ratto di Proserpina

il ratto di proserpina borghese All'interno della Sala degli Imperatori, così chiamata perché conserve i busti marmorei degli imperatori romani, è conservata la slendida statua del Bernini Il ratto di Proserpina. Secondo il mito, la giovane fu rapita nei pressi di Enna da Plutone, dio degli Inferi. Il grande scultore barocco ha saputo ricreare tutto lo sgomento e la violenza dell'atto.

  • Data creazione 1621-1622
  • Autore Gian Lorenzo Bernini
  • Dimensioni altezza 255 cm
  • Tecnica e soggetto dell'opera scultura realizzata su marmo di Carrara, Plutone rapisce Proserpina

4 - Autoritratto in veste di Bacco (Bacchino malato)

bacchino malato caravaggio L'ultima sala del piano terra, la Sala del Sileno, è famosa e merita qualche minuto in più di attenzione per la presenza di sei dei dodici dipinti del Caravaggio posseduti dal Cardinale Borghese. La tela dell'Autoritratto in veste di Bacco fa parte di una serie di dipinti confiscati dalla Chiesa nel 1607 al Cavalier d'Arpino, probabilmente pianificandone la sottrazione e l'affido al Cardinale. La critica ritiene che questo giovane Bacco dipinto a tre quarti possa essere un autoritratto del Caravaggio che ritrasse se stesso in occasione di un ricovero presso l'Ospedale della Consolazione; l'incarnato appare infatti ceruleo e poco salubre.

  • Data creazione 1593
  • Autore Caravaggio
  • Dimensioni 67x53 cm
  • Tecnica e soggetto dell'opera Olio su tela, Bacco dipinto a tre quarti con grappolo d'uva

5 - Dama con liocorno

dama con liocorno All'interno della Sala di Didone, al primo piano, sono conservati alcuni dipinti di Raffaello, tra cui questa dama della quale poche informazioni sono giunte fino a noi. Si pensa che il dipinto, che raffigura una giovane fiorentina, possa essere un regalo di nozze, lo si deduce dai particolari decorativi come, ad esempio, i pendenti in rubino e zaffiro, la perla scaramazza simbolo di amore spirituale e femminilità creatrice. Raffaello potrebbe averlo dipinto negli anni fiorentini precedenti al suo trasferimento a Roma.

  • Data creazione 1506
  • Autore Raffaello Sanzio
  • Dimensioni 67x56 cm
  • Tecnica e soggetto dell'opera olio su tela applicata su tavola, ritratto di giovane ragazza che stringe un liocorno

6 - Ritratto di uomo

parmigianino ritratto di uomo All'interno della Sala di Ercole è conservato un dipinto del Parmigianino, un ritratto molto intenso di quello che sembrerebbe essere un nobile. Il pittore eseguì questo dipinto nei mesi che trascorse a Roma subito precedenti al drammatico Sacco dei Lanzichenecchi.

  • Data creazione 1526
  • Autore Francesco Mazzola, il Parmigianino
  • Dimensioni 58x46 cm
  • Tecnica e soggetto dell'opera olio su tavola, ritratto di nobile

7 - Susanna e i vecchioni

pieter paul rubens susanna e i vecchioni Questo dipinto è conservato nella Sala di Giove e Antiope,realizzato da Rubens e proveniente sempre dalla collezione del Cardinale Borghese. Il tema è biblico, dal Libro di Daniele nell'Antico Testamento e raffigura il corpo nudo di Susanna, al centro, in tutta la sua purezza, intenta a rifiutare le proposte dei vecchi che le si avvicinano. Il suo volto è davvero espressivo.

  • Data creazione 1607-1608
  • Autore Pieter Paul Rubens
  • Dimensioni 94x67 cm
  • Tecnica e soggetto dell'opera olio su tela, Susanna nuda che respinge delle figure di vecchi

8 - Testa di giovane ridente

All'interno della Sala di Elena e Paride è conservato questo dipinto di Annibale Carracci appartenente alla collezione Borghese dal 1693. È un piccolo olio che rappresenta un giovane che ride in abiti della tradizionale maschera bolognese, il "Dottore". Si pensa infatti che il pittore dipinse il ritratto proprio a Bologna, all'interno del suo ciclo "i Ritrattini".

  • Data creazione 1582
  • Autore Annibale Carracci
  • Dimensioni 44,5x29,5 cm
  • Tecnica e soggetto dell'opera olio su carta applicata su tela, ritratta di giovane che ride.

9 - Amor sacro e amor profano

amor sacro e amor profano Questa enorme tela di Tiziano è conservata nella Sala di Psiche, e fu acquistata dal Cardinale Borghese nel 1608 all'interno di un lotto di dipinti. Il quadro è legato alle nozze tra un veneziano segretario del Consiglio dei Dieci e la figlia di un giurista celebrate nel 1514. La donna vestita, effettivamente, ha tutti gli ornamenti degli abiti nuziali dell'epoca e Cupido, tra la donna vestita e la donna nuda, mesce l'acqua come suggerendo un giusto equilibrio tra, appunto, amore sacro e profano.

  • Data creazione 1515
  • Autore Tiziano Vecellio
  • Dimensioni 118x278 cm
  • Tecnica e soggetto dell'opera olio su tela, donna vestita e donna nuda sedute presso una fontana.

10 - Orfeo incanta gli animali

Il viaggio si conclude con il Vestibolo, la sala all'interno della quale, tra le altre, è conservata questa tavola di Jan Bruegel il Vecchio. È una replica di Bottega di un tema molto in voga tra i pittori fiamminghi dell'epoca: Orfeo che suona e incanta gli animali del bosco.

  • Data creazione 1600 circa
  • Autore Jan Bruegel il Vecchio (ma anche attribuita all'italiano Sinibaldo Scorza)
  • Dimensioni 55x69 cm
  • Tecnica e soggetto dell'opera olio su tavola, Orfeo suona per gli animali

Orari e prezzi

Per preservare al meglio le sale del Museo e permettere ai visitatori una visita piacevole, all'interno della Galleria Borghese si effettuano turni di visite di 2 ore con non più di 360 persone ammesse durante ciascun turno.

  • Orari dal martedì alla domenica dalle 9:00 alle 19:00, con ultimo turno di entrata alle 17:00. Il giovedì anche dalle 19:00 alle 21:00 con ultimo turno di entrata alle 19:00. La visita dei Depositi si effettua solo su prenotazione il mercoledì e il sabato alle 15:30 per gruppi da 15 persone massimo
  • Miglior orario per evitare code al primo turno, dalle 9:00
  • Costo biglietto €13,00 + €2,00 di prenotazione obbligatoria. Per l'accesso ai Depositi il solo costo è quello della prenotazione di €2,00.
  • Riduzioni per disabili, studenti e giornalisti €6,50 + €2,00 di prenotazione obbligatoria
  • Gratuità alcune domeniche l'entrata al Museo è gratuita, tranne che per i €2,00 di prenotazione. Per scoprire le "domeniche gratuite" visita il sito ufficiale

Biglietti online e visite guidate

Consigli utili per visitare l'attrazione

  1. Alzati presto l'ideale sarebbe raggiungere l'ingresso entro le ore 08:30, in particolare nei festivi o durante il fine settimana, il Bookshop e la Caffetteria sono già aperti e sarà possibile mettersi in fila per il turno delle ore 09:00
  2. Acquista la city card se sei interessato a visitare altri musei o attrazioni della città, puoi acquistare la city card e risparmiare sugli ingressi, Roma Pass e Roma & Più Pass. In questo caso sarà necessaria la prenotazione telefonica
  3. Occhio alle restrizioni in alcune attrazioni e musei non è consentito introdurre acqua o cibo, assicurati di non averne con te
  4. Tempo minimo ti consigliamo di considerare un minimo di 2 ore per la visita, che è il tempo massimo di un turno. Da considerare poi un'altra ora per un tour del parco e dell'Uccelliera

Dove si trova e come arrivare

  • A piedi la galleria dista circa 2 km dalla Stazione Termini, una mezz'ora di cammino che può diventare piacevole se si attraversa piazza della Repubblica e si prosegue su via Veneto per giungere fino a Porta Pinciana, uno degli ingressi a Villa Borghese. Proseguite dentro il parco seguendo le indicazioni per la Galleria, oppure costeggiare le mura lungo via Pinciana e arrivare all'ingresso della Galleria dal lato di via dell'Uccelliera - Ottieni indicazioni
  • In bus dalla stazione potete prendere l'autobus 910 direzione Mancini, oppure il 92 direzione Marliana, e scendere alla fermata Pinciana/Museo Borghese, impiega circa un quarto d'ora. I biglietti sono acquistabili in stazione o nelle stazioni della metro con un costo di €1,50
  • In metro se arrivate con la metro A alla fermata Flaminio, che dista circa 2 km dalla Galleria Borghese, potete prendere gli autobus 490 e 495 direzione Tiburtina con fermata San Paolo del Brasile, stessa fermata anche per gli autobus 89 (direzione Sant'Agnese/Bressanone), 61 (direzione Balsamo Crivelli), 160 (direzione Montagnola). La corsa impiega circa un quarto d'ora. Se scendete invece alla fermata della metro A Barberini, che dista circa 1,5 km dalla Galleria Borghese, potete proseguire a piedi oppure prendere gli autobus 61 e 160 direzione Villa Borghese, fermata San Paolo del Brasile; il 52 e 53, direzione e fermata Pinciana/Museo Borghese; 63 (direzione Rossellini) e 83 (direzione Largo Valsabbia) con fermata Pinciana/Museo Borghese. In questo caso la corsa dura circa 10 minuti. Potete utilizzare lo stesso biglietto della metro

Cenni storici e curiosità: cosa sapere in breve

galleria borghese roma La Villa Borghese denominata "Fuori Porta Pinciana" sorse all'inizio del secolo XVII intorno ad alcuni possedimenti della famiglia che col tempo si ampliarono sempre di più fino a costituire un parco immenso. Il punto più alto nella storia della famiglia Borghese arrivò con l'elezione a pontefice di Camillo nel 1605, il cui nipote prediletto e Cardinale, Scipione Caffarelli Borghese, si occupo' di costituire una prima, grandiosa collezione d'arte. La costruzione della Villa, iniziata nel 1607, fu portata a compimento in seguito dall'architetto Giovanni Vasanzio. Ma fu a partire dal 1770 che la Villa, sottoposta a un radicale rinnovamente sotto la guida dell'architetto Vesprucci, divenne un modello di rinnovamento stilistico per il Neoclassicismo europeo grazie a una schiera di pittori e scultori che intervenirono nella sua decorazione.

Nella collezione del Cardinale Borghese erano compresi pezzi inestimabili, tra cui dipinti di Tiziano, Caravaggio, Raffaello e le sculture del Bernini. La sua spregiudicatezza nell'accaparrarsi le opere divenne motivo di leggenda. Alla fine del Seicento i Borghese avevano una collezione che contava più di 800 pezzi tra dipinti e sculture, ma fu la raccolta archeologica a sollevare l'interesse di Napoleone e ad imporre alla famiglia Borghese un vendita forzosa nel 1807. Moltissime sculture furono smontate e trasportate al Museo del Louvre dove oggi costituiscono uno dei nuclei fondamentali. Negli anni successivi, in seguito a scavi e recuperi intorno alla Villa, il complesso assunse le sembianze che ha oggi. Si deve al principe Camillo Borghese l'acquisizione di due pezzi importantissimi: Paolina Bonaparte nelle vesti di Venere vincitrice di Canova e la Danae di Correggio. Inoltre il principe, nel 1833, ripristinò il vincolo fidecommissario interrotto da Napoleone e preservò così la collezione fino al definitivo acquisto, nel 1902, del Museo e della Galleria da parte dello Stato Italiano.