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festino santa rosalia carro in processione Foto di Effems. La notte tra il 14 e il 15 luglio ogni anno a Palermo viene celebrato il culto della Santa Patrona della città, Santa Rosalia, in ricordo del miracolo che salvò la città di Palermo dalla terribile epidemia di peste del 1624.
Negli anni il "festino" si è andato arricchendo di significati, anche profani, di coreografie e scenografie che mantengono comunque sempre una fortissima simbologia legata alla tradizione ed al culto religioso.
Appuntamento imperdibile per ogni palermitano che si rispetti, il festino attira curiosi da ogni parte della Sicilia e sbalordisce i turisti che, per l'occasione o per caso, si trovano coinvolti nei festeggiamenti.

NB: il programma è suscettibile di variazioni, pertanto l'articolo viene aggiornato costantemente.

Programma Festino 2024

carro di santa rosalia in processione ai quattro canti Foto di Marie Čcheidzeová. Il festino di Santa Rosalia festeggia la sua 400° edizione con un programma estremamente ricco. Ci saranno circa trentasei spettacoli dal vivo, mostre come "Le estasi di Santa Rosalia" e "Rosalia 400", presentazioni di libri nelle periferie palermitane ad accompagnare la tradizionale sfilata del Carro trionfale.

Quest'anno gli eventi iniziano a maggio e si protraggono fino al 2025, con un calendario che include vari tipi di spettacoli che porteranno la Santa Protettrice di Palermo in città con forte presenza di emigrati italiani, come Berlino, Madrid e New York. Si inseriscono in questo programma internazionale anche le visite ai borghi importanti per la storia della patrona, Santo Stefano di Quisquina e Bivona, ma anche Cefalù e la Valle dei Templi di Agrigento.

Il 2024 è un anno importantissimo perché segna il 400° anniversario della scoperta delle ossa della "Santuzza". Per tale ragione, l'edizione 2024 è stata presentata ufficialmente a Palazzo Madama, sede del Senato, durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco e l'assessore comunale alla Cultura.

Il Programma prevede una settimana intera di celebrazioni. Ecco il calendario:

Lunedì 8 luglio

  • ore 21: Santa Messa presieduta da monsignor Filippo Sarullo a Piazza Monte di Pietà presso la prima edicola votiva dopo il ritrovamento del corpo su Monte Pellegrino.

Mercoledì 10 luglio

  • ore 17: Concerto delle campane della cattedrale.
  • ore 18: Offerta della cera a Santa Rosalia, corteo da Piazza Pretoria fino alla Cattedrale per il rito di uscita dell'urna argentea dalla cappella. La cattedrale rimarrà aperta fino alle 23 per la venerazione personale delle reliquie della Santuzza.

Giovedì 11 luglio

  • ore 7.30: Santa Messa.
  • ore 11: L'arcivescovo riceve i rappresentanti delle altre religioni al Palazzo Arcivescovile.
  • ore 17: Santo Rosario e litanie di Santa Rosalia.
  • ore 17.30: Accoglienza delle reliquie di San Benedetto il Moro sul sagrato della Cattedrale e collocazione nei pressi dell'altare.
  • ore 18: Santa Messa presieduta dall'arcivescovo Giovanni Accolla (Messina), con la presenza della reliquia di Sant'Eustochia Smeralda Calafato. Anima il coro della parrocchia Sacro Cuore di Gesù (Villabate).
  • ore 21: Concerto e apertura della Cattedrale fino alle 23 per la venerazione personale delle reliquie di Santa Rosalia.

Venerdì 12 luglio

  • ore 7.30: Santa Messa.
  • ore 11: Santa Messa per l'amministrazione comunale all'ex Oratorio dei Crociferi, presieduta dall'arcivescovo.
  • ore 17.30: Santo Rosario e litanie di Santa Rosalia.
  • ore 18: Santa Messa presieduta dall'arcivescovo di Siracusa, monsignor Francesco Lomanto, con la presenza della reliquia di Santa Lucia. Anima il coro della parrocchia S. Alberto Magno.
  • ore 21: Musical. La cattedrale rimarrà aperta fino alle 23 per la venerazione personale delle reliquie di Santa Rosalia.

Sabato 13 luglio

  • ore 7.30: Santa Messa.
  • ore 17.30: Santo Rosario e litanie di Santa Rosalia.
  • ore 18: Santa Messa presieduta dall'arcivescovo di Catania, monsignor Luigi Renna, con la presenza della reliquia del velo di Sant'Agata. Anima il coro della Polizia municipale.
  • ore 21: Adorazione eucaristica nella Cattedrale animata dal seminario arcivescovile, preside il rettore don Antonio Mancuso. La cattedrale rimarrà aperta fino alle 23 per la venerazione personale delle reliquie della Santuzza.

Domenica 14 luglio

  • ore 16.30: Santo Rosario e litanie di Santa Rosalia.
  • ore 17.30: Santa Messa presieduta dal parroco della cattedrale, monsignor Filippo Sarullo.
  • ore 18.30: Intrattenimento musicale per le strade della città.
  • ore 19: Vespri pontificali presieduti dall'arcivescovo Corrado Lorefice, con la partecipazione delle autorità civili e militari, dei Capitoli Metropolitano e Palatino, del clero e del seminario. Anima il coro della cattedrale diretto dal Maestro Mauro Visconti.
  • ore 21: Corteo del carro. Il Carro trionfale compie 4 trasformazioni.
  • Prima tappa: Palazzo dei Normanni. "Nelle Tenebre Nasce la Speranza".
  • Seconda tappa: Cattedrale. "La Speranza si Rivela". Si esibiscono gruppi folk: i Giudei di San Fratello Trinacria Bedda, gli Sbandieratori di Caccamo e l'Abballu dei Diavoli di Prizzi. Concerto de "Il Volo".
  • Terza Tappa: Quattro Canti. "La Speranza Fiorisce".
  • Quarta Tappa: Porta Felice. "La Speranza Siamo Noi".
  • Quinta tappa: Foro Italico. "Il Faro della Speranza Santa Rosalia guarda al futuro".
  • ore 23: concerto PopShock e fuochi d'artificio.

Lunedì 15 luglio

  • ore 10.30: Intrattenimento musicale per le strade della città.
  • ore 11: messa pontificale presieduta dal cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, con benedizione papale e indulgenza plenaria, concelebrata dai vescovi siciliani. Anima il coro della cattedrale diretto dal Maestro Mauro Visconti.
  • ore 19: processione cittadina dell'urna contenente le reliquie di Santa Rosalia. Canto dell'inno "Rosalia di rosa e di giglio", corteo lungo Via Vittorio Emanuele, Quattro Canti (canto del Te Deum e affidamento della città alla Santuzza), Piazza Marina (messaggio alla città), ritorno per Corso Vittorio Emanuele, via Maqueda, discesa dei Giovenchi, Piazza Sant'Onofrio, via Panneria, Piazza Monte di Pietà, via Judica, via Gioiamia, via Bonello.
  • Ore 23: Fuochi d'artificio sul sagrato della cattedrale.

Curiosità e aneddoti storici

Le origini del Festino: la storia di Santa Rosalia

santa rosalia Rosalia Sinibaldi nasce a Palermo nel 1128. Fanciulla di nobilissime origini, visse la gioventù tra gli agi della corte normanna di Ruggero II, finché un episodio fortuito non cambio radicalmente la sua vita: il conte Baldovino, durante una battuta di caccia, salvò la vita al Re Ruggero, attaccato da una bestia feroce. Il re normanno fu immensamente grato al giovane, promettendogli qualunque ricompensa. La richiesta del conte Baldovino fu proprio la giovane Rosalia, che gli fu così promessa in sposa.
La giovanissima Rosalia non volle pensare neppure un istante alla possibilità di andare in sposa al conte, e all'indomani della richiesta, si taglio le sue bionde trecce e prese i voti.
Decise di trovare riparo presso una grotta sul Monte Pellegrino. Anche lì fu presto raggiunta dai pellegrinaggi, ed il 4 Settembre 1165 fu trovata morta nella grotta, a soli 37 anni.

Il Miracolo di Santa Rosalia

urna santa rosalia Foto di Effems. Nel 1624 Palermo fu minacciata da una terribile epidemia di peste, che stava decimando la popolazione giorno dopo giorno. A quel tempo, nel capoluogo siciliano vi era il culto di 4 Sante Patrone, una per ciascun mandamento, poste nelle nicchie centrali dei Quattro Canti, nel cuore del centro città: Santa Ninfa, Santa Cristina, Santa Oliva e Sant'Agata. Tuttavia, le preghiere rivolte loro non sortirono alcun effetto.
Qualche tempo prima, un cacciatore ricevette in sogno la visita di una Vergine, che lo invitava ad andare alla ricerca delle reliquie di Santa Rosalia sul Monte Pellegrino, proprio nei pressi della grotta che ospitò la giovane Rosalia fino alla sua morte. Il cacciatore armato di coraggio salì sull'imponente promontorio, iniziando di buon animo la ricerca delle ossa. Una volta trovate, le consegna all'allora Arcivescovo di Palermo, ma molti dubbi emersero sulla veridicità del racconto e, quindi, delle reliquie stesse.

Mentre la terribile epidemia di "Morte Nera" infuriava, un povero saponaro, Vincenzo Bonelli, che viveva barattando mobili ed aveva perso la moglie proprio per via della peste, decise di farla finita e, salito sulla cima di Monte Pellegrino, stava raccogliendo tutte le energie ed il coraggio per gettarsi di sotto. Proprio in quel momento, una giovane e luminosa figura di pellegrina gli apparve dinanzi, esortandolo a seguire le sue istruzioni: gli disse di scendere dal monte, farsi ricevere dall'Arcivescovo e comunicargli che le reliquie sulle quali cotanti dubbi erano stati sollevati, erano in verità le sue, della giovane Rosalia Sinibaldi, e che non appena queste fossero state portate in processione, la peste sarebbe di colpo terminata. Come prova della verità di quanto detto, la figura profetizzò all'uomo, fino a quel momento rimasto immune all'epidemia, la morte: E per segno della verità, tu in arrivare a Palermo, cascherai ammalato di questa infermità e ne morrai. Il povero Vincenzo Bonelli di fronte a tale accadimento non poté far altro che eseguire quanto indicatogli.
L'Arcivescovo riscontrò l'effettivo crollo improvviso delle condizioni dell'uomo, e resi vani tutti i precedenti tentativi, decise di dare credito alle sue parole e portare le ossa in processione lungo le strade della città.
La Peste svanì nel giro di poco tempo, come solo un miracolo sarebbe stato in grado di fare: da allora, nessuno si permise più di dubitare della Santa, che in un sol colpo spodestò le 4 precedenti patrone, assurgendo al ruolo di unica e sola Santa Patrona di Palermo.

Il festino oggi

carro santa rosalia 2008 Foto di Dedda71. Da allora, quasi senza interruzioni, si celebra ogni anno il giorno 14 e 15 di Luglio il Festino di Santa Rosalia.
Le celebrazioni consistono in una processione della vara per le vie del Cassaro, Corso Vittorio Emanuele, principale arteria della città. Attraversata Porta Felice, la processione termina a mare, con un tripudio di fuochi d'artificio, a rappresentare il passaggio dall'oscurità (la morte) alla luce (la vita).
Il carro in anni recenti ha assunto la forma di una imbarcazione di colore scuro, a rappresentare le navi dei "turchi" che dal Nord Africa portarono la peste. Il carro è dominato dalla figura della Santa e da ornamenti che contengono la simbologia del nome del suo nome: delle rose ed un giglio (Rosa - Lilium).

Immagini del Festino di Santa Rosalia

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