L'idea alla base di Parc Güell era quella di creare una piccola città - giardino, contente un totale di 40 abitazioni, integrate completamente con la natura circostante. Il progetto però non andò a buon fine, e alla fine vennero costruite solo due case, e le strutture da favola ad oggi famose in tutto il mondo. Il parco è diviso in due zona, una ad accesso gratuito e l'altra a pagamento,entrambe dotate di grandi testimonianze del passaggio di Gaudì. Ecco alcune informazioni utili su come raggiungere e visitare, il parco più famoso di Barcellona, nonché una delle principali attrazioni della città.
Dove si trova e come arrivare
- A piedi: Parc Güell è lontano dal centro ed è situato sulla cima di una collina quindi, lo si può definire difficile da raggiungere senza l'ausilio di mezzi pubblici: a meno che non soggiornate nel quartiere di Gracia.
- In bus: linee H6, 32, 24 e 92. Le linee H6 e 32 arrivano presso una fermata sita sulla Travessera de Dalt, da qui ci vogliono 10 minuti a piedi, per raggiungere le entrate di Carrer Sant Josep de la Muntanya o verso l'ingresso Carrer de Larrard, entrambe munite di scala mobile. Le linee 24 e 92 fermano invece nei pressi dell'entrata principale del parco. Il Bus Turístic, linea blu, ha la fermata"Parco Güell" mentre, per il Barcellona City Tour, il percorso è "East", colore verde, ma la fermata è uguale. Da qui ci vogliono poi altri 10 minuti per raggiungere il parco, e l'entrata consigliata è quella di Carrer de Larrard.
- In metro: bisogna prendere la linea verde L3 ed è possibile scendere a due fermate. La prima è Vallcarca che dista 13 minuti dal parco, ed è possibile usufruire della scala mobile in Baixada de la Gloria, per poi andare verso l'ingresso in Passatge de Sant Josep de la Muntanya. L'altra fermata invece è Lesseps, che dista dal parco 15 minuti, e anche in questo caso è consigliato lo stesso ingresso.
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Orari d'ingresso
- Dal 1 gennaio al 16 febbraio 2018: dalle ore 8.30 alle ore 18.30 (l'ultimo ingresso alla parte monumentale è alle ore 17.30)
- Dal 17 febbraio al 25 marzo 2018: dalle 8.30 alle ore 19 (l'ultimo ingresso alle parte monumentale è alle ore 18.00)
- Dal 26 marzo al 29 aprile 2018: dalle 8.00 alle ore 20.30 (l'ultimo ingresso alla parte monumentale è alle ore 19:30)
- Dal 30 aprile al 26 agosto 2018: dalle ore 8.00 alle ore 21.30 (l'ultimo ingresso alla parte monumentale è alle ore 20:30)
- Dal 27 agosto al 27 ottobre 2018: dalle ore 8.00 alle ore 20.30 (l'ultimo ingresso alla parte monumentale è alle ore 19.30)
- Dal 28 ottobre 2018 al 31 dicembre 2018: dalle ore 8.30 alle ore 18.30 (l'ultimo ingresso alla parte monumentale è alle ore 17.30)
Dopo gli orari indicati in precedenza l'ingresso alla Zona Monumentale è gratuito, visto che inizia a calare la sera e si vede ben poco. In estate però, quando la giornata è più lunga, visitare questa parte del parco di sera può essere un buon escamotage per risparmiare sul biglietto d'ingresso.
Costo biglietto:
L'ingresso al parco è gratuito mentre la Zona Monumentale è a pagamento. Se acquistate il biglietto d'ingresso online, utile per evitare code, al momento della prenotazione dovrete indicare il giorno e l'ora della visita.
IMPORTANTE: si potrà restare all'interno della Zona Monumental per tutto il tempo desiderato ma, una volta usciti, non si potrà più riaccedere, a meno che non si compri un secondo biglietto
- Tariffa adulti: €8,50 per la zona monumentale, €5,50 per la Casa Gaudì.
- Tariffa ridotta: €6,00 (bambini dai 7 ai 12 anni, over 65 anni, accompagnatore di persona disabile) per la zona monumentale. €4,50 (minori di trent'anni e pensionati) per la causa Gaudì.
- Gratuità: I bambini da 0 a 6 anni non pagano l'ingresso alla Zona Monumentale. I minori di 11 anni non pagano l'ingresso al Museo Casa Gaudi.
Tour, visite guidate e biglietti online
Cosa vedere e come visitare il Parc Güell
Il Parc Güell è diviso nella Zona Monumentale, che racchiude tutte le attrazioni più famose e quella Gratuita, che consiste in un bel parco. Per entrare nella Zona Monumentale c'è bisogno del biglietto d'ingresso ( maggiori informazioni nel paragrafo di sopra) ed è consigliato visitarla per prima, in modo da evitare le code.
All'interno di questa zona sarà possibile ammirare la famosissima scalinata della lucertola, contornate da due terrazze a forma di grotta, che un tempo fungevano da stalle. Percorrendo la scalinata si incontreranno statue di Goblins, simboli della Catalogna e, la famosa lucertola mosaico, che in realtà è una salamandra, simbolo del parco stesso. Arrivati in cima alla scala ci si imbatterà nel Tempio Dorico, formato da 88 colonne attorcigliate che sembrano partire direttamente dalle radici degli alberi. Questa particolare costruzione era stata pensate per fungere da mercato. Continuando a camminare si potrà ammirare la Banc de Trencadis, altro simbolo del parco, che si sviluppa lungo il perimetro della Plaça de la Natura , una grande terrazza ricoperta da mosaici di ceramica da cui si gode una delle migliori viste della città. La Banc altro non è che una lunghissima panchina rivestita di ceramica, realizzata dall'architetto Josep Maria Jijol.
Le peculiarità della Zona Gratuita del parco invece, sono ben visibili già dall'arrivo del visitatore all'ingresso sud. Quel che caratterizza Carrer d'Olot sono le rustiche mura di cinta, su cui si possono notare i diversi medaglioni in ceramica con su scritto Parc Güell. L'ingresso principale è poi caratterizzato da due strane case in mosaico, stile favola di Hansel e Gretel, progettate per essere le stanze del custode del parco: per tanto, sono dotate di una sala d'attesa compresa di telefono. Questa è la parte più grande del parco, ne rappresenta il 91%, ed è piena di sentieri e salite: per questo è consigliato indossare scarpe comode.
In questa zona troverete strutture, monumenti e colonnati, eletti a ripari dal sole dai musicisti di strada, che alcune delle case originali del parco, tra cui la famosa Casa Museo di Gaudí, dove l'architetto dimorò tra il 1906 e il 1926. La Casa fu trasformata in museo nel 1963, e può essere visitata pagando il biglietto d'ingresso di cui sopra.
Consigli utili per visitare l'attrazione
- Alzati presto: è meglio visitare il parco di mattina presto, quando la luce per le foto è migliore, e avrete la possibilità di fotografare la lucertola mosaico, senza che qualcuno ci sia seduto sopra.
- Acquista la city card: il Barcellona Pass comprende il biglietto d'accesso alla parte monumentale del parco, con opzione saltafila.
- Biglietto: è consigliato acquistare il biglietto d'ingresso alla zona monumentale su internet. In questo caso vi sarà richiesto d'indicare la data della vsita, e l'orario: ci sono 30 minuti di tolleranza sull'orario indicato sul biglietto. Per esempio, chi ha fatto il biglietto per le nove potrà entrare fino alle nove e trenta, non oltre. Se siete già in possesso del biglietto, preferite l'ingresso ovest, dove in genere c'è meno gente. Se avete diritto a riduzioni, cercate di portare con voi i documenti che lo dimostrino ( carta d'identità, carta studenti etc..) altrimenti non le otterrete.
- Indossate scarpe comode: il parco è in salita e ci sono diverse scale
- Portatevi il pranzo a sacco: i prezzi all'interno del parco e nelle zone circstanti sono abbastanza alti.
Cenni storici, curiosità e info pratiche: cosa sapere in breve
Il nome del parco si deve a Eusebi Güell, ricco impresario catalano amico di Antoni Gaudí, dal quale si fece progettare il palazzo Güell, le cantine Güell, i padiglioni Güell e persino una cripta. Dopo la sua visita nel Regno Unito Güell rimase particolarmente colpito dalle «città giardino», nucleo urbano in grado di unire la vita in campagna con il comfort cittadino.
Desideroso di riproporre l'esperienza nella terra catalana, Güell commissionò a Gaudí la realizzazione di un sobborgo-giardino, sfruttando un nudo pendio dietro Barcellona, la Muntanya Pelada, dove possedeva un antico casale. I lavori ebbero inizio nel novembre 1900 e prevedevano sessanta aree di forma triangolare propedeutiche all'edificazione degli alloggi, ciascuno dei quali dotato di opportune aree verdi. Il progetto, tuttavia, fu un vero e proprio disastro commerciale: nessuno si mostrò interessato a quest'impresa. Delle sessanta case inizialmente previste ne furono costruite solo tre: in una di queste abitava l'architetto insieme all'anziano padre e alla nipote, prima di trasferirsi nel cantiere della Sagrada Família.
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