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Gli eventi sismici dell'ultimo decennio che hanno colpito il centro Italia causando distruzione e morte hanno fatto impennare nel nostro Paese il livello di sensibilità sul tema dei terremoti: addirittura nella Legge di Bilancio il Governo ha introdotto un "Sismabonus", ovvero incentivi per chi effettua opere di ristrutturazione per rendere gli edifici antisismici.
Ma come si misurano i terremoti? Perché si sente parlare di diverse scale di classificazione? E quali sono le aree in Italia a maggior rischio sismico?

Scale di misurazione e metodi di classificazione

I terremoti si misurano secondo due parametri diversi: magnitudo e intensità

  • Magnitudo misura dell'energia sprigionata da un terremoto nel suo epicentro. La scala più usata è la Scala Richter;
  • Intensità misura degli effetti che il sisma ha prodotto sulle persone e sugli edifici. La scala più usata è la Scala Mercalli.

Le due scale non sono equivalenti: la magnitudo di un evento sismico è analizzabile in pochi minuti dal fatto grazie alle moderne strumentazioni, mentre per l'intensità bisogna attendere di avere dati oggettivi sui danni prodotti. Tuttavia gli esperti sono in grado di attribuire a ogni grado di magnitudo un'intensità presunta.

Mappa di pericolosità sismica

zone sismiche(1) Secondo l'Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia, questa la mappa di pericolosità sismica del territorio italiano:
La mappa è stata tracciata calcolando l'accelerazione massima su suolo rigido rispetto a g (accelerazione di gravità).
Le aree in blu, viola e rosso sono quelle più a rischio: come si nota, si tratta proprio di zone che recentemente o in passato sono state colpite da violenti terremoti. Le aree in grigio sono quelle a più basso rischio sismico.
Sulla base di questa mappa, l'Italia è stata suddivisa in 4 zone a seconda del rischio. Alcune regioni classificano invece il proprio territorio in modo diverso, ad esempio sulla base solo di 3 zone (anziché 4).
A seconda del grado di sismicità, i danni possono essere variabili: dalla completa distruzione degli edifici non in regola con le norme antisismiche, a crepe e danneggiamenti strutturali.

  • Zona 1 - Sismicità alta
    comprende le zone con PGA (Peak Ground Acceleration) superiore a 0,250 g. 708 comuni appartengono a questa zona. Possono verificarsi fortissimi terremoti. Le regioni interessate sono Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Molise, Campania, Calabria, Sicilia. Tra i comuni più a rischio figurano Amaro (Udine) e Foligno (Perugia).
  • Zona 2 - Sismicità medio-alta
    riguarda zone con PGA compreso tra 0,150 g e 0,250 g. Comprende 2.345 comuni. Possono verificarsi forti terremoti. Le regioni interessate sono Emilia Romagna, Veneto, Lazio, Marche, Puglia, Basilicata. Tra i comuni più a rischio figurano Vallerotonda (Frosinone) e Avigliano (Potenza).
  • Zona 3 - Sismicità medio-bassa
    con PGA tra 0,05 g e 0,150 g. Vi appartengono 1.560 comuni. Possono verificarsi forti terremoti, ma rari. Le regioni interessate sono Lombardia, Toscana, Piemonte, Liguria. Tra i comuni più a rischio spiccano Sassuolo (Modena) e Pontremoli (Massa-Carrara).
  • Zona 4 - Sismicità bassa
    con PGA inferiore a 0,05 g. Questa situazione riguarda 3.488 comuni. I terremoti sono rari. Le regioni interessate sono Valle D'Aosta, Trentino Alto Adige e Sardegna.

I comuni a più alto rischio!

Ecco i 5 comuni italiani a più alto rischio di catastrofi. Un sisma in queste zone potrebbe avere conseguenze disastrose per molteplici motivi.

1 - Vallerotonda (Frosinone)

  • Zona sismica: 1
  • Regione: Lazio
  • Numero di residenti: 1.736

Vallerotonda è il comune più a rischio della regione Lazio, che si divide tra Zona Sismica 1 e Zona Sismica 2: questo paese ha un'accelerazione di gravità di 0,2670.

2 - Amaro (Udine)

  • Zona sismica: 1
  • Regione: Friuli Venezia Giulia
  • Numero di residenti: 830

Con il suo terreno rigido, Amaro è uno dei comuni del Friuli Veneza Giulia più soggetto a rischio sismico. Il nome deriva dal fatto che l'abitato sorge ai piedi del monte Amariana.

3 - Foligno (Perugia)

  • Zona sismica: 1
  • Regione: Umbria
  • Numero di residenti: 57.059

Foligno, come gran parte dell'Umbria, è ricca di edifici storici: attualmente sono in essere prove di monitoraggio e di collaudo. Un terremoto qui potrebbe causare una vera e propria catastrofe.

4 - Avigliano (Potenza)

  • Zona sismica: 1
  • Regione: Basilicata
  • Numero di residenti: 11.577

Situato a 800 metri di altitudine, il comune di Avigliano si sviluppa nel mezzo di diverse montagne. Moltissime le architetture religiose e storiche qui presenti.

5 - Accadia (Foggia)

  • Zona sismica: 1
  • Regione: Puglia
  • Numero di residenti: 2.385

Posto a 650 metri di altitudine, Accadia, con il suo Santuario della Madonna del Carmine, è meta per migliaia di pellegrini ogni anno. Il territorio è prevalentemente montuoso ed è ad alto rischio sismico.