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Il termine Domus de Janas, ovvero "case delle fate", indica le tombe preistoriche scavate nella roccia, tipiche della Sardegna pre-nuragica. Di fatti, queste strutture sono sparse su tutto il territorio dell'isola, sia in grandi raggruppamenti che isolate. Sono spesso collegate tra loro a formare dei veri e propri cimiteri sotterranei.

La Sardegna si distingue nettamente da tutte le altre regioni mediterranee per avere una storia tutta sua, qui la civiltà nuragica ha lasciato testimonianze che non si trovano in nessun altro posto, e le popolazioni non sono state da meno con l'unicità delle loro soluzioni architettoniche. Pensate che di domus de janas ne sono state scoperte più di 2.400, più o meno una ogni chilometro quadrato, e si ipotizza che molte sono ancora da trovare.

Dove si trova e come arrivare

L'auto è l'unico modo per raggiungere le varie Domus de Janas della Sardegna, visto che si trovano lungo le strade provinciali e statali, come ad esempio la Necropoli di Anghelu Ruju, o a ridosso di fiumi, come quelle di Sant'Andrea Priu.

Orari e prezzi

  • Orari dipende dalle necropoli, la maggior parte sono aperte al pubblico tutti i giorni dalle 9:00 fino al tramonto, alcune aprono solo il week-end, altre hanno libero accesso
  • Costo biglietto alcune hanno libero accesso, altre prevedono un biglietto di ingresso che non supera i €6,00

Tour, visite guidate e biglietti online

Cosa vedere e come visitare le Domus de Janas

lotzorai domus de janas Foto di Mauro Mereu. All'interno delle Domus de Janas vi si accede tramite buchi nella roccia che portano ad ampi ambienti, caratterizzati da soffitti molto alti e diversi vani uniti tra di loro da corridoi e tunnel. Venivano costruite in quanto, in qualche modo, dovevano ricordare la vita fornendo al defunto una sorta di casa in cui abitare nell'aldilà, addirittura con dei percorsi che lo mettessero in comunicazione con le case degli altri defunti.
Sulle pareti è possibile ammirare affreschi e decorazioni, ma anche numerosi simboli scolpiti, tra cui le false porte che segnavano il passaggio al mondo ultraterreno, o le corna taurine, rappresentavano il dio Toro, che dovevano proteggere il sonno dei morti.
Alcune sono particolarmente complesse, altre invece sono semplici grotte.

Come accennato, queste tombe preistoriche si trovano sparse in tutto il territorio della Sardegna, in particolar modo nella provincia di Sassari. Vediamo nel dettaglio i siti più importanti.

Domus de janas in provincia di Sassari

necropoli di sant andrea priu Foto di Gianni Careddu. Questi siti archeologici sono maggiormente concentrati nella zona nord-occidentale dell'isola.
Se siete in viaggio a Sassari, tra le meravigliose spiagge e coste di questo territorio, un bel tour per le tombe pre-nuragiche è quello che renderebbe la vostra permanenza ancora più interessante. Queste sono alcune delle necropoli più importanti da vedere nei comuni della provincia di Sassari:

  1. Necropoli di Sant'Andrea Priu, nel comune di Bonorva sul lato meridionale della piana di Santa Lucia. E' composta da una ventina di tombe, una delle quali, la Tomba del capo, con i suoi 18 vani risulta una delle più ampie del Mediterraneo. E' aperto solo sabato e domenica 9:30-13:00/ 15:00-18:30, l'ingresso costa €5,00. Ottieni indicazioni
  2. Complesso ipogeico di Anghelu Ruju, a nord di Alghero. Si tratta della necropoli più vasta della Sardegna pre-nuragica, composta da due gruppi di domus de janas, di 7 e 31 unità. E' aperto tutti i giorni 10:00-14:00, l'ingresso costa €5,00. Ottieni indicazioni
  3. Necropoli di Monte Siseri, nel comune di Putifigari. Tra le quattro domus de janas di cui è costituita, spicca quella conosciuta come "de s'incantu", dell'incanto, è una delle più spettacolari di tutta la Sardegna grazie alle decorazioni presenti. E' sempre accessibile, gratis.
  4. Necropoli di Mesu 'e Montes, nel comune di Ossi, a 10 km da Sassari. Situata a circa 430 metri s.l.m. permette un'ampia visuale della valle sottostante. Sette tombe riproducono con estrema efficacia le particolarità delle abitazioni pre-nuragiche. L'ingresso costa €3,00. Ottieni indicazioni
  5. Domus de janas di Sedini, gli abitanti la chiamano "La Rocca". Le sue particolarità l'hanno portata ad essere definita la cattedrale delle domus de janas, anche perché a differenza delle altre questa si trova nel centro storico del paese. E' aperto generalmente alle 10:00-13:00/15:00-18:00, l'ingresso costa €2,50. Ottieni indicazioni
  6. Necropoli di Su Crucifissu Mannu, situata nella regione della Nurra nel tratto di strada che collega Porto Torres e Sassari. Il complesso comprende almeno ventidue domus de janas, composte da più vani comunicanti. E' sempre accessibile, gratis. Ottieni indicazioni
  7. Domus de janas della Pedra Pertunta, a Castelsardo, più conosciuta come Roccia dell'Elefante. E' un grosso masso notevolmente eroso dagli agenti atmosferici che gli hanno conferito l'aspetto di un elefante seduto. All'interno si trovano due domus. E' sempre accessibile, gratis.
  8. Necropoli di Puttu Codinu, ovvero pozzo di roccia si trova infatti un una zona rocciosa a Villanova di Monteleone. Il sito, scoperto di recente grazie a degli scavi, contiene ben 9 tompe ipogeiche. E' aperto alle 9:00-13:00/15:30-18:00, chiuso il lunedì, l'ingresso costa €2,00. Ottieni indicazioni

Domus de janas in provincia del Sud Sardegna, di Nuoro e di Cagliari

necropoli di montessu sardegna Foto di Cristiano Cani. Anche se non vi trovate nelle zone di Sassari, guardandovi attorno ogni collina potrebbe nascondere una o più di queste dimore delle fate, anche dietro un arbusto o sotto una grande pietra. Vi consigliamo di passare almeno una giornata alla scoperta della preistorica Sardegna, che da Chia vi porterà a scoprire varie domus accompagnati da una guida esperta.
Ecco altre tre domus nel resto della Sardegna in cui fare tappa:

  1. Necropoli di Montessu, nel comune di Villaperuccio in provincia del Sud Sardegna, sui fianchi meridionali del colle di Sa Pranedda. Conta circa 40 domus de janas ed è considerata una delle più vaste di tutta la Sardegna, noi vi consigliamo di prender pate ad un visita guidata per apprezzarne la storia. E' aperto alle 10:00-20:00, l'ingresso costa €5,00. Ottieni indicazioni
  2. Necropoli di Filigosa, a Macomer nella provincia di Nuoro. E' conosciuta per aver dato il nome ad un'importante cultura dell'eneolitico sardo. Le quattro domus sono scavate su roccia di tufo e caratterizzate da lunghi dromos d'accesso. E' aperto 9:30-12:30, chiuso il lunedì, l'ingresso costa €4,00. Ottieni indicazioni
  3. Domus de janas S'acqua 'e is dolus, ovvero l'acqua dei dolori, si trova nelle campagne di Settimo San Pietro in provincia di Cagliari. Il nome è legato ad un'antica leggenda popolare secondo la quale l'acqua che si infiltra all'interno della tomba sarebbe in grado di lenire i dolori. Ottieni indicazioni

Consigli utili per visitare l'attrazione

  1. Miglior orario di visita l'ideale sarebbe raggiungere l'attrazione al mattino, in modo da visitare il sito nelle ore in cui c'è più luce.
  2. Chiedi informazioni alcune domus non sono facili da raggiungere per mancanza di segnaletica, non fatevi problemi a chiedere alla gente del posto la via più facile.
  3. Visita guidata acquistate l'audio-guida insieme al biglietto d'ingresso (in genere si paga €2,00 in più) per farvi spiegare da un esperto tutte le curiosità sul luogo e sulla storia sarda.

Cenni storici, curiosità e info pratiche: cosa sapere in breve

domus de janas di borucca Foto di ArcheoBudduso. Molti archeologi sostengono che le prime Domus de Janas siano state scavate intorno al IV millennio a.C., durante il periodo in cui sull'isola si sviluppò la Cultura di San Ciriaco (Neolitico recente 3400-3200). Con il Neolitico finale (3200-2800) si diffusero in tutta la Sardegna.
Per le domus più complesse gli archeologi pensano che seguono un disegno costruttivo unitario, infatti hanno una particolare planimetria a forma di T o a forma di croce. L'accesso è consentito grazie ad un lungo corridoio che immette in una anticella, per poi raggiungere una cella centrale sulla quale si affacciano le varie cellette funerarie.

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