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Ghost Town d'America Abbandonate da molto tempo, con la polvere che si deposita sulle varie costruzioni fatte da quegli uomini che, non avendo trovato quello che stavano cercando, decisero alla fine di lasciare tutto e trasferirsi altrove: questo è lo spettrale scenario delle cosiddette "Ghost Town", le città fantasma.

Un po' in tutto il mondo si trovano città abbandonate per le più svariate cause: dai problemi sociali come il fallimento dell'economia locale e il conseguente esodo verso luoghi più favorevoli, alle calamità naturali o terribili guerre.
Le più famose città fantasma si trovano negli Stati Uniti d'America, la maggior parte edificate nelle aree dove si estraevano minerali.
L'esaurimento delle riserve d'oro scoperte alla fine dell'800 portò alla scomparsa di molte città dei cercatori d'oro, soprattutto dopo il panico del 1907 e il crac del 1929. Ad oggi si contano più di 800 città, molte di queste sono state trasformate in musei "a cielo aperto", vere attrattive per gli appassionati e per i viaggiatori "on the road".
Ecco le 5 Città Fantasma d'America più suggestive!

Bodie, California

Costruzioni nella cittadina di Bodie Situata nella contea californiana di Mono, a est della catena montuosa della Sierra Nevada statunitense, questa città fantasma della California nacque come centro minerario dopo la scoperta di un modesto quantitativo d'oro da parte di un cercatore di nome William Bodey. Mantenne una popolazione permanente per molti anni del XX secolo fin quando un incendio, nel 1932, devastò gran parte dei suoi centri economici. Nel 1962 è stata riconosciuta, dal dipartimento dell'interno degli Stati Uniti, luogo di interesse storico nazionale. La città di Bodie conserva quasi intatte le strutture architettoniche e l'arredamento dell'epoca: i turisti che vogliono rivivere l'epoca del Far West trovano gli interni ed i loro contenuti come erano al tempo in cui furono abbandonati; porte che sbattono, cardini arrugginiti e cigolanti, gli edifici conservano una situazione di decadimento controllato che permette al visitatore di rivivere le sensazioni e le emozioni di un tempo che fu.
Il fascino del luogo è tale da essere usato spesso come set cinematografico e fotografico: foto della città fantasma di Bodie furono inserite nel famoso shooting fotografico di Anton Corbjin dell'album "The Joshua Tree" degli U2.

Calico, California

Ristorante a Calico Situata nella contea di San Bernardino, nell'area delle Calico Mountains, nel sud della California, la città fu un centro minerario tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo.
Conosciuta come Calico Ghost Town, è una tappa intermedia fra Los Angeles e Las Vegas. Fu fondata nel 1881 e crebbe rapidamente grazie alla scoperta di giacimenti di oro, argento e borace; ma, nonostante i 1200 abitanti, le 500 miniere e 22 saloon, la città si trasformò ben presto in città fantasma, quando nel 1907 furono scoperti i giacimenti di borace nella vicina Death Valley.
Alcuni edifici originali sono stati rimossi e sostituiti con costruzioni che conferiscono alla città l'aspetto tipico di una vera cittadina western. Dal punto di vista storico la città di Calico ha perso molto del suo valore, in compenso è aumentato quello dell'intrattenimento, grazie all'opera di restauro fatta fare da Walter Knott (agricoltore, proprietario della Berry Farm Knott) negli anni '50: dai negozi di souvenir, ai momenti di animazione con attori vestiti da cowboy o con abiti d'epoca.

Virginia City, Nevada

Costruzione a Virginia City Foto di alvito. Questa antica città mineraria fu abbandonata dai primi pionieri dopo aver estratto tutto l'oro e l'argento nascosto nelle sue montagne. Nella primavera del 1859 fu scoperta la miniera di Comstock Lode, sul monte Davidson; in poco tempo più di 20.000 uomini armati di pale, zappe, cavalli, muli, whisky e donne si insediarono in questo luogo selvaggio, dando vita alla città della Virginia.
La città in poco tempo divenne la più ricca del West: in cinquant'anni vennero estratti più di 22 milioni di dollari in pepite, inoltre nel 1863, in un articolo pubblicato sul Territorial Enterprise, il giornale locale, comparve per la prima volta la firma di uno degli scrittori più famosi d'America, Mark Twain (pseudonimo di Samuel Langhorne Clemens). Virginia City oggi è una delle città fantasma meglio restaurate, con case, locali e quelli che un tempo furono allegri saloon, importante meta turistica con oltre due milioni di visitatori all'anno.

Goldfield, Nevada

Goldfield Hotel La città di Goldfield, in Nevada, fu costruita nel 1902, intorno a delle miniere che, all'epoca, produssero più di dieci milioni d'oro. Dopo una serie di controversie di lavoro, incendi ed inondazioni, le miniere di Goldfield cessarono le attività nel 1920 e causando una forte crisi economica che ha conseguentemente portato all'esodo della popolazione. Curiosamente la cittadina divenne famosa per il Goldfield Hotel, secondo gli esperti di fenomeni paranormali, uno degli edifici più infestati al mondo. Tutto sembrerebbe legato al suo vecchio proprietario e alla triste e sanguinosa storia che lo ebbe per protagonista. George Winfield, ricco proprietario del Goldfield Hotel vide cambiare la sua esistenza intorno al 1930; una prostituta di nome Elisabeth rimase incinta, sostenendo che il bambino fosse di Winfield. Questi per un po' pagò la donna per il suo silenzio, ma quando non fu più possibile, attirò Elisabeth nella stanza 109 dell'albergo e la incatenò ad un radiatore. La donna rimase legata, fornita di cibo e acqua, fino alla nascita del bambino. Secondo alcuni Elisabeth morì di parto, secondo altri fu assassinata da Winfield che poi gettò il piccolo appena nato in un pozzo a cielo aperto. Dopo questi tristi avvenimenti la salute di Winfield peggiorò, forse a causa delle voci della sua amante assassinata che continuava a fargli visita. Si dice che Elisabeth, descritta con capelli fluenti e in abito bianco e terribilmente triste, passi per le sale dell'albergo chiamando il suo bambino; sotto l'albergo pare si possa sentire ancora il pianto di un bambino. Sarà vero?

Rhyolite, Nevada

Antica struttura a Rhyolite Foto di Pierre Camateros. A circa 120 miglia a Nord-Ovest di Las Vegas, vicino alla Death Valley, si trova la città fantasma di Rhyolite, della Contea di Nye, nel Nevada.
Nacque all'inizio del 1905 come campo per minatori. Durante la cosiddetta "Corsa dell'oro", imprenditori edili, cercatori d'oro e minatori si stabilirono nel distretto minerario di Bullfrog e molti di essi si stabilirono a Rhyolite perché era situata in una conca riparata del deserto vicino alla miniera di Montgomery Shoshone. Questa miniera venne acquistata nel 1906 dell'industriale Charles M. Schwab che investì molte risorse nelle infrastrutture, portò l'energia elettrica, l'acqua e la ferrovia, sia per la miniera che per la città; già nel 1907 la città di Rhyolite era dotata, oltre dell'energia elettrica, anche di acqua lungo le strade, del telefono, di un ospedale, di una scuola, di giornali, del teatro e persino di una Borsa valori. Ma così come crebbe, altrettanto in fretta la città declinò: i minerali preziosi si esaurirono e di conseguenza calò la produzione costringendo la popolazione di Rhyolite a trasferirsi. Dopo il 1920 quello che rimaneva di Rhyolite divenne attrazione turistica, set per produzioni cinematografiche.