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Quella del Triangolo delle Bermuda è fra le storie che ha ispirato più racconti, miti, leggende, film. L'uomo è sempre stato attratto dai misteri, ma alcuni di essi sono davvero inspiegabili.
Non c'è dubbio che attorno ad esso ci siano state e ci siano tuttora speculazioni, e che in molti ci ricamino su storie, siti, blog, sceneggiature (parecchi film, tra cui il documentario nel 1978 e la miniserie "The Triangle" nel 2005), ma è altrettanto vero che, per scatenare tanto rumore, un fondo, o nel fondo, un po' di verità c'è.

Cos'è e dove si trova il Triangolo delle Bermude?

Si tratta di una enorme area dell'Oceano Atlantico, che copre una superficie di circa 1.100.000 km quadrati, di forma triangolare, con i tre vertici corrispondenti all'arcipelago delle Bermude (Nord), all'isola di Porto Rico (Sud) e alla Penisola della Florida (Ovest).
I fondali hanno una profondità di circa 9.000 metri (la Fossa di Puerto Rico, uno dei canyon più profondi dell'Oceano, ne fa parte).
Vedi anche: la Fossa della Marianne - curiosità, immagini e video

Il Mistero delle Sparizioni: i più noti episodi di aerei e navi scomparse

mistero triangolo di bermuda A partire dal 1800 in questo tratto di oceano vi è stato un impressionante susseguirsi di eventi inspiegabili, di navi scomparse e poi misteriosamente ricomparse senza equipaggio, di aerei spariti da ogni radar e di cui si sono perse le tracce. Al di là del numero di sparizioni, tutto sommato non così eclatante rispetto all'enorme traffico della zona, sono le modalità a fare notizie e a suscitare perplessità e interrogativi ancora insoluti. Di seguito alcune degli episodi più noti e inspiegabili:

1840: Nave Mercantile Rosalie

Partita dall'Europa e diretta nei Carabi, passò il triangolo maledetto e fu ritrovata senza equipaggio ma in perfetto ordine. Nella stiva non mancava nulla, le scialuppe erano al loro posto, e l'unico essere vivente ancora presente fu un canarino nella sua gabbia.

1881: Nave americana Ellen Austin

Nave americana Ellen Austin Durante il suo tragitto incontra un bastimento senza equipaggio, ma in perfetto ordine. Alcuni uomini prendono possesso dell'imbarcazione per le operazioni di rimorchio. Subito dopo, le condizioni del mare subiscono un brusco peggioramento e i cavi si spezzano. Il bastimento viene recuperato poco dopo, ancora una volta senza equipaggio. Altri volontari ripetono l'operazione, e ancora una volta si ripete l'episodio: anche questi uomini scompaiono.

1925: Nave da Carico SS Cotopaxi

Nave da Carico SS Cotopaxi Partita il 29 Novembre 1925 per Cuba, aveva 32 uomini a bordo, e trasportava carbone. Prima di sparire lanciò una richiesta di soccorso, ma se ne persero le tracce e fu dichiarata dispersa il 31 Dicembre 1925. La SS Cotopaxi deve la sua fama alla scena del film "Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo" dove Steven Spielberg la fa riapparire nel deserto del Gobi, attribuendone la sparizioni a teorie aliene. Recentemente una notizia bufala ha spopolato sul web circa il suo ritrovamente. Si tratta di un fake, la nave a tutt'oggi non è stata ritrovata.

1945: La Scomparsa della Squadriglia Volo 19

La Scomparsa della Squadriglia Volo 19 Al ritorno da un'esercitazione di tiro, 5 caccia Avenger inviano a Fort Lauderdale un messaggio comunicando che gli strumenti di bordo sono impazziti. Dalla torre di controllo la visibilità e le condizioni risultano perfette, ma il messaggio del Capitano Stivers recita: "Non sappiamo più dov' è l' ovest... è tutto così strano... l'oceano non è più come dovrebbe essere... voliamo su acqua bianca...". Partono subito le ricerche, con l'idrovolante Martin Mariner: anche questo scomparirà come gli altri. Resoconto: 6 aerei, 10 uomini della squadriglia e 13 membri dell'idrovolante di soccorso dispersi.

1963: Nave da Cargo Marine Sulphur Queen

Nave da Cargo Marine Sulphur Queen La nave, un grosso cargo americano, portava a bordo quaranta uomini, diretta verso la Virginia. L'ultimo messaggio dalla nave viene ricevuto all'uscita dal Golfo del Messico. Non si avranno più tracce della Marine Sulphur Queen, che non raggiungerà mai la Virginia. Unico ritrovamento: un salvagente.

1965: Aereo C-119 dell'Air Force

Aereo C-119 dell'Air Force L'aereo scompare senza apparenti ragioni dopo che il comandante, con tono perfettamente pacato e privo di tensione, lancia un messaggio incomprensibile: «Roger. Miami overseas, 6567». Ancor più strano è il fatto che il messaggio, piuttosto che venire captato dalla torre di controllo di riferimento di Miami, viene ricevuto da New York, a 1.300 miglia di distanza…

5 Teorie sul Triangolo delle Bermuda

Non mancano verità vere o presunte attorno ad uno dei più grandi misteri del secolo scorso, e non mancano naturalmente bibliografia, con riferimenti a ricerche scientifiche o pseudo tali, a teorie complottistiche, statistiche e, figuriamoci se potevano mancare, riferimenti ad alieni extraterrestri.
Abbiamo qui raccolto le principali teorie che risolverebbero, in un modo o nell'altro, il mistero del Triangulo de las Bermudas!

Teoria 1: le Bolle di Metano

Secondo un'equipe di ricercatori americani i misteri legati a questa zona dell'atlantico sarebbe da attribuire a delle bolle di gas metano. Le oltre 70 misteriose sparizioni, tra cui una cinquantina di navi e una ventina di aerei, sarebbero causate da bolle di metano create da giacimenti sul fondo del mare. Queste bolle, risalendo rapidamente, colpiscono le navi di passaggio compromettendo la navigabilità o affondandole.
E come si spiega la scomparsa degli aerei?

Teoria 2: le Rovine Sommerse di Atlantide e la Piramide di Cristallo

Rovine Sommerse di Atlantide e la Piramide di Cristallo Foto di autore sconosciuto. Alcune teorie, che trovano comunque pochi riscontri in ambito scientifico e di ricerca, sostengono che nei fondali della zona del Triangolo delle Bermude siano state individuate delle singolari strutture architettoniche, che vanno dalle muraglie alle strade lastricate fino, addirittura, a piramidi di vetro o cristallo.
All'interno di una delle piramidi venne ritrovata una sfera, in una stanza con alcune sedie di diversa forma ed una statua con delle mani che, pare, sorreggessero la sfera.

Cosa c'entra Atlantide in tutto questo?
Secondo la leggenda, Atlantide sfruttava una fortissima energia magnetica per sostenere tutte le sue attività e controllare addirittura le forze della natura. L'energia veniva convogliata in questa sfera, ed un incidente provocò l'inversione dei poli magnetici ed una serie di cataclismi, che fra le altre cose portarono alla distruzione di Atlantide.
Ad onor del vero, molte fonti hanno poi riportato questa notizia come una grossa bufala, pubblicata dal Weekly World News in un inserto con un'altra serie di bufale e satire giornalistiche.
Vedi anche: Il Mito di Atlantide, esiste davvero?

Teoria 3: Alieni, Ufo ed Extraterrestri

Non potevano mancare gli ufo. Secondo questa teoria, la colpa di tutto è dei rapimenti alieni. Il più tenace sostenitore di questa tesi è il noto ufologo americano Jessup, che però decise di suicidarsi lasciandoci con un pugno di mosche in mano.
In sostanza, l'idea di Jessup era che sui fondali del triangolo ci fosse una base aliena sottomarina, il che spiegherebbe (sempre secondo lui) sia le sparizioni (rapimenti alieni), sia le perturbazioni elettromagnetiche in quell'area (attività aliene).
Vedi anche: Alieni sulla terra, i luoghi di avvistamento UFO

Teoria 4: Universi Paralleli

triangolo bermuda universi paralleli Ci mancavano solo le finestre extradimensionali. Questa volta, la spiegazione di tutto è la presenza di porte dimensionali che collegherebbero il nostro universo con un'altro o tanti altri universi. Questo spiegherebbe la sparizione dei 5 Avenger, la sparizione della nave Ellen Austin che poi riapparve ma priva di equipaggio, ecc.

Teoria 5: Onde anomale

Una recentissima ricerca dell'Università di Southampton avrebbe riprodotto in laboratorio le condizioni ambientali e climatiche dell'area del Triangolo delle Bermuda. Ebbene, pare che il sovrapporsi di tempeste a sud e a nord provochi la formazione di onde anomale che possono raggiungere i 30 metri di altezza. Onde di questo tipo impiegherebbero pochi minuti per ingoiare letteralmente una nave come la USS Cyclops (scomparsa nel 1918 con i 306 membri dell'equipaggio). Una sorta di voracissima "lingua dell'oceano".
Ma basta a spiegare tutte le sparizioni? Ed i velivoli? E quelle imbarcazioni che non si sono inabissate, ma che hanno solo perso l'equipaggio? Ancora una volta, il (presunto) mistero rimane tale.

Mistero svelato: ecco tutta la verità!

Negli anni 70, il bibliotecario, ex-aviatore e scrittore Lawrence David Kusche, ha effettuato uno studio approfondito che sembrerebbe aver risolto l'arcano. Secondo quanto riscontrato e verificato, attorno al triangolo non ci sarebbe alcun mistero. Il numero di incidenti è infatti simile a quello di ogni altra regione di quella dimensione e con quel traffico aereonavale. In sostanza, l'incidentalità in questa zona è nella norma. Inoltre lo stesso Kusche sottolinea come spesso le testimonianze ed i racconti sugli incidenti vengano alterati per aumentare la drammaticità e quindi la curiosità attorno al triangolo. Le conclusioni di Kusche quindi sarebbero che:

  • Il numero di navi disperse è paragonabile, percentualmente, a quello di ogni altra zona dell'oceano.
  • In una zona di tempeste tropicali, molte delle scomparse sono facilmente spiegabili, oltre che per nulla misteriose.
  • Il numero di perdite è stato enormemente esagerato da una ricerca falsata.

La teoria di Lawrence David Kusche è ad oggi la più plausibile, nonché accreditata da buona parte della comunità scientifica mondiale.