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La Thailandia è un paese meraviglioso e affascinante sempre più metà di vacanze per molti italiani, che ogni anno partono alla scoperta di un angolo di mondo pieno di tradizioni e usanze per noi quasi d'altri tempi. Ed è proprio di questa splendida terra che parleremo in questo articolo, soffermando la nostra attenzione su un paese che ha fatto dei cobra quasi la sua bandiera: parliamo dello sperduto villaggio di Ban Kok Sa-Nga (nel nord est del Paese), famoso come Il villaggio dei Cobra.

Le origini del Villaggio dei Cobra

Villaggio dei cobra Foto di Michael Allen Smith. Il nome è un po' inquietante ma spiega esattamente su cosa si basa il turismo locale: nel 1951 tale Ken Yongla, un venditore di erbe medicinali e abitante del posto, decise di trasformare quel piccolo e anonimo paesino in una vera e propria meta turistica. Come? Non costruendo templi o statue, non inventandosi ricette gustose con le specialità del posto che i turisti dovevano assolutamente assaggiare durante i loro viaggi in Thailandia, ma allevando Cobra. Iniziò lui e in poco tempo riuscì a convincere molti altri abitanti a fare lo stesso: rispettare e nutrire i pericolosi serpenti per farne un'attrazione, da quelli mortali come il cobra reale e il cobra monocolo a quelli meno pericolosi come i pitoni.
Da allora la tradizione si è tramandata e oggi tutti gli abitanti (o comunque buona parte) del paese hanno uno o più serpenti domestici che tengono dentro casse di legno all'esterno delle abitazioni. Sembra assurdo ma l'idea di realizzare un villaggio di serpenti ha quindi funzionato e Ban Kok Sa-Nga è diventata un luogo che tutti gli anni attira moltissimi turisti.
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Ciò che colpisce chi visita il villaggio è la familiarità che si è creata tra uomo e cobra (basta pensare che ormai è da un paio di generazioni che fin da piccoli crescono circondati dagli animali) che permette di offrire l'adrenalinico e affascinante spettacolo dei serpenti.

Il Cobra Day: lo spettacolo dei serpenti

Lotta Tutto questo ha portato addirittura alla nascita di un club specifico: il King Cobra Club of Thailand, che organizza gli spettacoli durante i quali l'uomo sfida il Re cobra per dimostrare il suo coraggio. Durante la lotta, gli uomini cercano di evitare gli attacchi mortali del serpente (il suo morso può uccidere un uomo in meno di 15 minuti iniettando fino a 7 millilitri di neurotossine, una quantità tale che può uccidiere un elefante e 20 uomini!). I più lenti purtroppo devono fare i conti con le amputazioni, altri ancora invece perdono molto più di un dito. Ma nonostante questo il Cobra Show ha così successo che spesso gli stessi abitanti organizzano viaggi itineranti dei paesi limitrofi per portare "la loro arte", il loro coraggio e far conoscere a tutti questa particolare esibizione.

Il Cobra Reale: uno dei serpenti più velenosi al mondo

Cobra Durante la lotta gli uomini del villaggio sfidano il Cobra Reale, uno dei serpenti più velenosi al mondo.
Il suo nome scientifico è Ophiophagus Hannah e letteralmente significa "mangiatore di serpenti aggraziato" in riferimento alla sua alimentazione basata su animali a sangue freddo come i suoi simili, mangia per lo più serpenti non velenosi e addirittura pitoni della sua stessa grandezza.
Nonostante i suoi quasi 6 metri di lunghezza raramente attacca l'uomo. Solitamente è timoroso pertanto tende ad evitare l'uomo, diventa feroce e aggressivo solo quando viene stuzzicato, esattamente come durante gli spettacoli tipici del villaggio, dove l'uomo infastidisce il serpente con delle foglie o a mani nude per dare inizio alla lotta.