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Per molti di noi la parola "cannibale" incute timore e paura: ci pare infatti quello del cannibalismo un fenomeno fuori da ogni logica, terrificante, macabro. Nonostante i divieti e l'intervento di organi internazionali, al mondo si verificano ancora oggi casi di cannibalismo di massa, con intere tribù di cannibali che praticano il loro credo e persistono nelle proprie superstizioni con la stessa serenità con cui noi mangiamo un kebab o una piadina al termine di una serata tra amici.

Qual è il significato di cannibalismo?

Qual è il significato di cannibalismo Il cannibalismo è la pratica di mangiare la carne di altri simili: questo rito appartiene a tribù umane ma anche ad esempio a specie animali, che si nutrono di membri della stessa specie per ragioni dovute alla sovrappopolazione o alla scarsità alimentare. Per quanto riguarda gli uomini, il cannibalismo è legato prettamente a motivi di usanza culturale o, in casi sempre più rari, a ragioni estreme di carestia. Spesso si verificano casi di cannibalismo dovuto a disturbi mentali e psicologici. La carne che viene mangiata può provenire da qualsiasi parte dell'organismo.

Esistono ancora Tribù Cannibali?

In contesti industrializzati e di benessere può sembrare molto strano, ma il cannibalismo di massa è ancora oggi praticato nel mondo. Ad esempio avviene in alcune tribù o sette, propense a mangiare i simili del proprio gruppo di appartenenza, oppure i membri di clan rivali. Vediamo alcuni casi recenti di cannibalismo, o addirittura ancora in corso:

1 - Korowai, Nuova Guinea

Korowai Foto di 710928003. Gli appartenenti a questo clan considerano la carne umana al pari di come noi consideriamo quella di maiale: partendo dall'idea che la persona maschile sia stata uccisa dal "khakhua", un uomo strega proveniente dagli inferi, tagliano gli arti e i vari pezzi dell'individuo per riuscire ad arrivare a mangiare questa misteriosa entità che ne ha provocato la morte.
La loro parte preferita è il cervello, ma mangiano tutto a eccezione di denti, ossa, capelli, unghie e pene. Ai bambini sotto i 13 anni non è consentito il cibarsi del loro simile.
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2 - Aghori, India

Aghori, India Foto di Christopher Michel. Gli Aghori sono monaci esiliati molto temuti in tutta l'India: organizzano rituali a base di carne umana e soggiornano vicino a luoghi di creazione, in cerca di illuminazione spirituale. Oltre a nutrirsi di carne di loro simili, gli Aghori bevono da teschi umani e masticano teste di animali vivi.
Sono la setta più estrema dei Sâdhu, e ll nucleo principale dei loro insediamenti è Varanasi, città sacra per gli induisti. Qui visse e morì il loro guru Baba Kinaram, che pare abbia vissuto per 170 anni. Avallano le pratiche più estreme perché secondo loro tutto il mondo è un'illusione, emanazione di Shiva e quindi perfetto. Negare qualsiasi comportamento equivale ad offendere Shiva.
Lo scopo principale delle pratiche cannibali degli Aghori è assorbire lo "Shakti" del defunto, ovvero la sua energia vitale ed i suoi "poteri".
Principalmente, si nutrono dei cadaveri lungo il Gange credendo in questo modo di allontanare la vecchiaia, come fece il loro guru Baba Kinaram. Per fare questo, fanno ricorso a un mix di marijuana, alcool e meditazione.
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3 - Milizia Mai-Mai, Congo

Durante la seconda Guerra del Congo (1998-2003), i miliziani Mai-Mai, furono condannati dalle Nazioni Unite per aver mangiato i membri della comunità da loro stessi massacrati e per aver costretto le famiglie delle vittime a fare altrettanto.

4 - Yoruba, Nigeria

In alcune zone della Nigeria, tra cui quella in cui vive la tribù di Yoruba, è ancora praticato il cannibalismo, strettamente legato al commercio di carne umana. Le ragioni sono legate al permanere di antiche superstizioni, ma anche a credenze di ambito medico. Ci sono mercati aperti in cui è possibile acquistare prodotti freschi a base di carne umana, nonché alcune parti del corpo.

Informazioni storiche sul cannibalismo

  • Nascita del termine Pare sia nato grazie al navigatore Cristoforo Colombo, che usava riferirsi agli abitanti del Nuovo Mondo, e alle loro selvagge abitudini (fra cui l'antropofagia), con il termine "Caribe". Questo venne poi trasformato negli anni in "Canibe" e infine in "Cannibali".
  • Preistoria alcuni resti archeologici testimoniano saltuarie pratiche di cannibalismo da parte dell'Uomo di Neanderthal e dell Homo Erectus, che occasionalmente estraevano il midollo osseo dai cadaveri per cibarsene.
  • Cannibalismo medico nel XV secolo era particolarmente diffuso e richiesto in Europa un farmaco noto come "mumia", ricavato da corpi umani mummificati, il quale veniva utilizzato sotto forma di unguento e talvolta assunto oralmente. Questa pratica venne studiata nel XX secolo e addirittura inserita nel Merck Index, importante enciclopedia farmacologica pubblicata fra il 1889 e il 2012. Ma l'assunzione della mumia non è l'unico caso di cannibalismo medico, nel corso dei millenni vennero usati come rimedi curativi anche il sangue umano (rimedio contro l'epilessia), il fegato, il cuore e addirittura un particolare olio distillato dal cervello.
  • Riti religiosi Aztechi secondo alcune teorie storiche, gli Aztechi furono costretti per necessità a cibarsi di uomini durante periodi di forte carestia. Successivamente questa pratica venne leggittimata da motivi religiosi (con culti che prevedevano sacrifici e banchetti a base di carne umana).
  • Banchetti nobiliari cinesi secondo alcune testimonianze storiche, in epoche passate la carne umana era considerata molto pregiata dalla nobiltà cinese, quindi le "specialità a base di uomo" costituivano il piatto forte di ricchi banchetti.
  • L'usanza di mare la storia racconta di alcuni naufragi durante i quali sono stati compiuto atti di cannibalismo. Nel 1816 la fregata La Medusa naufragò e 139 marinai rimasero bloccati su una zattera per 13 giorni, solo 15 persone riuscirono a sopravvivere praticando antropofagia. Una sorte simile toccò all'equipaggio della baleniera Essex naufragata nel 1820.
  • Grandi carestie Negli anni 20 in Russia e negli anni 30 in Unione Sovietica (Ucraina), la carestia costrinse la popolazione a terribili atti di cannibalismo. I bambini venivano rapiti, uccisi, scuoiati e sezionati, infine venduti a caro prezzo nel mercato nero come "carne bovina e suina". A macchiarsi di questi crimini era gente ridotta alla disperazione dalla fame. Questi fatti storici vennero poi distolti e romanzati durante la Guerra fredda, generando la diceria dei "Comunisti che mangiano bambini", spesso utilizzata per intimorire i bambini discoli e indisciplinati.

Curiosità sul cannibalismo

  • Assassini cannibali negli anni si sono verificati terribili casi di cannibalismo dovuto ad atti di criminalità o psicopatologie; alcuni dei cannibali più famosi della storia sono Vincenzo Verzeni, Enriqueta Martí (nota come la Strega di Carcellona), George Karl Grossmann, Karl Denke, Fritz Haarmann, Albert Fish, Anna Zimmerman, Jeffrey Dahmer (noto come il Mostro di Milwaukee), Andrej Romanovič Čikatilo (noto come il Macellaio di Rostov), Armin Meiwes, il rapper Antron "Big Lurch" Singleton, Cinghiz Bubeiev, Maksim Glavatskich e Jurij Možnov.
  • Il disastro delle Ande nel 1972, in seguito ad un terribile incidente aereo, un'intera squadra di rugby uruguayana rimase bloccata sulle Ande. 72 giorni dopo furono recuperati solo 16 superstiti, sopravvissuti mangiando i cadaveri dei compagni. A questa terribile vicenda si ispira il film Alive, con il noto attore Ethan Hawke.
  • Cannibalismo in diretta TV
    Nel 2017 il reporter Reza Aslan dello show "Believer" della CNN ha mangiato un pezzo di cervello cotto e bevuto alcol da un teschio umano durante le riprese di un documentario sulla setta induista Aghori.

    Nel 2011 si è verificato un caso ancor più eclatante. Nell'ultima puntata del programma olandese "Proefkonijnen" (in italiano "Cavie"), due concorrenti hanno mangiato in diretta TV due piccole porzioni della propria carne precedentemente asportate chirurgicamente e poi saltate in olio di girasole da uno chef professionista.

    Di seguito i video del reporter Reza Aslan e del programma Proefkonijnen.