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Andare in missione Umanitaria Partire in missione umanitaria per un viaggio da volontario è un'attività di aiuto e di sostegno non a scopo di lucro, organizzata da privati o associazioni per ragioni quali altruismo e generosità in beneficio del prossimo. Di per sé il volontariato può essere praticato individualmente o in associazioni organizzate (come vedremo tra poco). Tale aiuti può essere impiegato in diversi settori: si passa dall'assistenza di persone con differenti problemi, alla tutela degli animali, o della natura in generale. Il tutto nasce dalla solidale volontà delle persone intenzionate a far fronte e -quantomeno- lenire problemi irrisolti come consuete problematiche mal gestite dai governi o dal mercato, ecco perché il volontariato si inserisce nel "terzo settore", ossia con le organizzazioni non riconducibili al mercato del lavoro, né alle istituzioni statali pubbliche.

Sono diverse le organizzazioni che consentono di parteciapare a missioni umanitarie tra le più varie. Ci si può iscrivere specificando le proprie preferenze tra le differenti attività opzionabili dai volontari; tali attività sono volte a supportare il lavoro del personale in ferma permanente, a cui -purtroppo- mancano spesso tempo e risorse necessarie per occuparsi di tutto quanto ci si prefigge: è con questi ultimi che i volontari definiscono un piano di lavoro.

Come partecipare a missioni umanitarie

Come partecipare a missioni umanitarie Le modalità di iscrizione per la partecipazione alle missioni umanitarie possono avvenire direttamente online, oppure è anche possibile prenotare un incontro (su Skype o presso un informagiovani) al fine di presentare la propria candidatura. Salvo casi eccezionali, per partecipare alle missioni umanitarie non è richiesto altro che buona volontà acompagnata da un pieno di energia ed entusiasmo (non serve avere infatti nessuna qualifica particolare). I volontari che si iscriveranno ad un determinato progetto umanitario affiancheranno il personale già sito nelle destinazioni selezionate, pertanto saranno seguiti nel loro lavoro: generalmente, dopo aver effettuato l'iscrizione, lo staff delle associazioni con cui deciderete di iscrivervi si metterà in contatto con voi apposta per definire i ruoli sulla base di relative conoscenze ed esigenze del progetto stesso. Tuttavia queste organizzazioni cercano di sfruttare al massimo le conoscenze dei volontari che hanno intrapreso studi specifici: se il tuo percorso di studi riguarda discipline sociali, educative o medico-sociali, la tua partecipazione può anche essere convalidata come stage all'estero. Per esempio se stai studiando o hai ultimato gli studi in psicologia, scienze della formazione o sociologia, potrai metterti in contatto con l'associazione per cui hai richiesto di partecipare al fine di definire il tuo progetto.

Le migliori Associazioni di volontariato internazionale

studenti bambini Sono molteplici le associazioni con le quali è possibile partire in missione umanitaria come volontario all'estero. Una di quelle maggiormente note è Projects Abroad.
Questa assegna i volontari in delle specifiche strutture sparse nel Mondo in cui è richiesto aiuto, con la finalità di fornire un sostegno educativo sostenibile, curando e assistendo bambini svantaggiati e/o gruppi di persone vulnerabili affinché se ne migliorino caratteristiche fisiche, cognitive, sociali ed emotive. Per agevolare la buona riuscita di questi scopi, Project Abroad ha stilato in ogni Paese in cui opera un dettagliato Management Plan per i progetti sulle missioni umanitarie; ogni planning è creato ad hoc sulla base delle differenti esigenze di ogni Paese. I Management Plans evidenziano di volta in volta gli obiettivi dell'anno in corso, elencandone le attività per raggiungerli.
Esiste inoltre il Servizio Volontario Europeo (SVE) che consente ai giovani di andare all'estero per partecipare a progetti di volontariato.
I progetti comprendonno diversi tipi di attività in settori come animazione, assistenza sociale, attività culturali e la tutela ambientale. Nel caso dello SVE, i risultati ottenuti e le competenze acquisite durante il soggiorno all'estero sono certificati dallo Youthpass, uno strumento di riconoscimento valido in tutta Europa.

Viaggi Solidali e Turismo Responsabile

Viaggi Solidali e Turismo Responsabile Cosa distingue i viaggi solidali dal turismo responsabile? Nell'ambito di un progetto per i bambini di strada, per esempio, si può essere coinvolti in attività quali l'alfabetizzazione o la distribuzione di cibo; i volontari in un orfanotrofio possono seguire i piccoli nelle attività quotidiane, organizzando giochi ed aiutandoli nello studio; o ancora, per esempio, in asili nido di zone svantaggiate, si possono accudire i neonati, accompagnandoli nella loro crescita, consentendo così alle loro mamme di andare a lavorare. I volontari possono anche partecipare a progetti di insegnamento (che riguardano in particolare l'insegnamento delle lingue) oppure progetti di natura sportiva.
A differenza dei viaggi solidali, il turismo responsabile (o sostenibile) è un approccio al turismo distinto da una duplice preoccupazione per il luogo in cui ci si reca: l'ambiente e le popolazioni. In questo caso, il turista responsabile deve essere caratterizzato dai modi rispettosi nei confronti della cultura a cui va incontro, garantendo anche il benessere della popolazione. Nella maggior parte dei casi, questo particolare approccio al turismo è tipico nei Paesi del Terzo Mondo (o in via di sviluppo): è qui che si concentra la maggior parte del patrimonio ambientale della Terra. Dal punto di vista dell'ecoturismo, l'ambiente deve essere tutelato e le popolazioni aiutate. Ci sono tante organizzazioni ambientaliste di livello internazionali ed associazioni benefiche che promuovono l'ecoturismo quale strumento per integrare politiche di sviluppo sostenibile. Tuttavia è ancora da definire a livello universale cosa significhi "turismo responsabile", del quale possiamo evidenziare alcuni elementi chiave nelle diverse interpretazioni:

  • rispetto e salvaguardia della cultura tradizionale delle popolazioni locali;
  • consenso informato da parte delle popolazioni sulle attività intraprese a scopo turistico;
  • rispetto e salvaguardia dell'ambiente, in particolare dell'ecosistema e della biodiversità, minimizzando l'impatto ambientale delle strutture e delle attività legate al turismo;
  • condivisione di un'esperienza più completa per il turista grazie al rapporto diretto con la comunità locale e a una migliore conoscenza della sua cultura;
  • partecipazione attiva delle popolazioni locali per quanto riguarda la gestione delle imprese ecoturistiche.